Legge “fine vita” in Sardegna, Meloni (FdI): «Certa l’impugnazione da parte del Governo»

Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia è «l’ennesima e inutile battaglia ideologica portata avanti strumentalmente dal centrosinistra, nonostante la delicatezza del tema».
CAGLIARI | 20 giugno 2025. «È incomprensibile la fretta dimostrata dalla maggioranza nell’approvare una legge sul ‘suicidio assistito’, che verrà impugnata dal Governo nazionale, come già accaduto per quella toscana. Non spetta alle Regioni legiferare su questo tema, ma esclusivamente allo Stato. Si tratta dell’ennesima, e inutile, battaglia ideologica portata avanti strumentalmente dal centrosinistra, nonostante la delicatezza del tema. Hanno fatto perdere tempo prezioso al Consiglio regionale che avrebbe potuto dedicarsi ai tanti problemi finora irrisolti, nonostante i proclami che da un anno sono l’unica peculiarità della Giunta Todde». Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, dopo l’approvazione dell’articolato del testo della legge sul fine vita in Commissione Sanità.
«Un provvedimento reso ancora più inutile dalla calendarizzazione in Senato, per il 17 luglio, della proposta di legge nazionale sul ‘fine vita’ – ha aggiunto Meloni –, che disciplinerà la materia e stabilirà linee chiare, rispettando i principi fissati dalla Corte Costituzionale nel 2019. Bene avrebbe fatto il Consiglio regionale, confermando il principio della sacralità della vita, ad occuparsi maggiormente delle cure palliative, indispensabili per tutelare la dignità del malato nel percorso finale della propria esistenza, aumentando le risorse, potenziando le strutture e occupandosi della carenza di personale specializzato».
Il testo approvato ieri in Commissione verrà ora inviato all’Assessorato alla Sanità per le valutazioni tecniche e alla commissione Bilancio per il parere sulla spesa. A quel punto tornerà in Commissione Sanità, per il voto finale per l’invio all’Aula.
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