Maieli (FI): «Caso sanitario risolto grazie alla “persona giusta”. Così nasce il “CUP Manca”»

L’assessora al lavoro Desirè Manca si sarebbe interessata a risolvere un problema di salute di una bambina. Una buona azione per il consigliere regionale di Forza Italia, che però non giustifica il metodo utilizzato, specialmente di fronte alle «centinaia di persone che non dispongono di numeri diretti e conoscenze strategiche».
CAGLIARI | 16 novembre 2025. Un intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Piero Maieli, accende i riflettori, sollevando una polemica, sul mal funzionamento del sistema sanitario regionale. Al centro della questione, la presa in carico di un problema di salute di una minore, avvenuta – come sottolineato dall’esponente azzurro – non attraverso i canali ordinari, ma grazie all’interessamento diretto dell’assessora regionale al Lavoro Desirè Manca.
Quest’ultima, avrebbe appreso la notizia attraverso un gruppo facebook sassarese e si sarebbe attivata chiamando la direttrice sanitaria per risolvere il problema della minore, in lista d’attesa da tre anni per un intervento odontoiatrico.
«Apprendo con sincera soddisfazione che una bambina, dopo un’attesa interminabile e sofferenze non certo lievi – premette Maieli –, abbia finalmente ottenuto attenzione e la prospettiva concreta di una soluzione. Ogni passo avanti, quando di mezzo c’è la salute di un minore, e non solo, è sempre una buona notizia».
«Tuttavia – prosegue il Consigliere –, non posso ignorare il metodo con cui tutto questo è avvenuto, non un percorso ordinario, non una procedura chiara e accessibile a tutti, ma l’intervento improvviso e risolutivo della persona “giusta”. Se davvero questo è il nuovo standard, allora sarebbe onesto battezzarlo con il suo vero nome: “CUP Manca”, un servizio speciale che si attiva non per diritto, ma per contatto».
«Colpiscono non poco – attacca Maieli – la continua presenza delle criticità che in questi quasi due anni di governo regionale dovevano scomparire, e che affliggono famiglie, pazienti e operatori sanitari restando immutate, irrisolte, quasi fossilizzate. Poi, all’improvviso, una telefonata dell’Assessora al Lavoro riesce a muovere in poche ore ciò che per mesi è rimasto fermo. Una sorta di miracolo amministrativo che porta a chiedermi quale ruolo stia realmente ricoprendo il membro del governo regionale? Opposizione in trasferta? O una sorta di assessore ombra, sempre pronta a intervenire sul singolo caso per supplire a ciò che non funziona? Benissimo che questa bambina stia ottenendo ciò che merita. È un sollievo per tutti. Meno bene, però, per le centinaia di persone che non dispongono di numeri diretti, conoscenze strategiche o interventi provvidenziali. Per loro nessuna scorciatoia, nessun “CUP Manca”, per loro resta solo l’attesa. E quella, purtroppo, non fa miracoli», conclude il Consigliere.
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