• 4 Maggio 2025
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Orosei, “su vronimentu anticu sardu” in mostra nella struttura comunale di Sa Vinanza Vetza

Mostra Ororesi Pitpina
I lavori decorativi pittorici sulle balze del costume della tradizione realizzati dalle allieve della pittrice-stilista Pitpina.

OROSEI | 4 maggio 2025. La pittrice e stilista Pina Camboni di Orosei, con diploma conseguito a Milano è nota con il nome d’arte Pitpina, a coronamento del corso-progetto “Impara s’arte pintandhe Su vronimentu anticu sardu”, in collaborazione con le allieve, ha realizzato una mostra dei lavori nella stupenda e funzionale struttura comunale di Sa Vinanza Vetza (via La Marmora, 30).

L’evento, patrocinato dal Comune di Orosei e dall’associazione Pro Loco Orosei, ha visto come protagoniste ed esposti i pregevoli e preziosi lavori delle allieve del corso avanzato (Cosetta Cossu, Daniela Contu, Sandra Farris, Antonella Lotto, Paola Senette) e del corso di base (Angela Beccari, Pasqualina Beccari, Graziella Boe, Graziano Belfortini, Marinella Chessa, Anna Maria Falqui, Paola Mossa, Maria Teresa Murru), oltre a significativi manufatti artistici della curatrice e maestra Pitpina.

Su vronimentu

La Sardegna, come ampiamente documentato, ha un infinito campionario di costumi ricevuti dalla tradizione; si caratterizzano da paese a paese e riflettono circostanze, condizioni sociali e d’impiego giornaliero o festivo. Grande rilievo rivestiva l’arte e cura di valorizzare le balze dei costumi con motivi floreali realizzati con il ricamo o con la pittura. E la particolarità de su vronimentu dei costumi di Orosei richiede la decorazione delle balze, in tutti gli abiti della tradizione, definiti da un fine lavorio pittorico che richiama ai semplici fiori primaverili della campagna sarda e dona appariscente armonia e bellezza cromatica all’intero abito femminile. Su vronimentu, la decorazione, interessa anche lo scialle, i fazzoletti e diverse componenti dell’abbigliamento del costume.

L’inaugurazione della mostra, alla presenza della sindaca Elisa Farris, ha registrato la cerimonia di consegna della pergamena ricordo alle allieve e all’unico allievo maschio dei corsi 2025. La prima cittadina, salutando i tanti presenti, ha ricordato che «il corso è nato e fortemente sostenuto dall’amministrazione, perché permette di coltivare, promuovere e salvaguardare la nostra tradizione nel ricamo del costume sardo»; un plauso per questo genere di attività, a cui si è detta particolarmente attenta e «disponibile a recepire e finanziare tutte le iniziative, proposte dalla base cittadina, che siano rivolte alla valorizzazione della cultura identitaria di espressione locale». Pitpina ha ringraziato la sindaca per aver sostenuto con entusiasmo un progetto attivo da un triennio e sottolineato il ruolo d’impegno dimostrato dalle ricettive e valide creative alunne dei corsi annuali. 

L’artista di Orosei si racconta e ci racconta «di essere stata affascinata, da sempre, per questo tipo di pittura dal sapere popolare e laborioso, radicato  nell’antica  tradizione e manualità delle donne da centinaia di anni». Ricorda, volendo confezionare un proprio costume di tradizione, fu la stessa amica sarta a consigliarle di cimentarsi, da pittrice, nella lavorazione pittorica delle balze; proprio «da quel momento è iniziato il mio studio e ricerca di riscoperta-valorizzazione de su vronimentu, particolarità visibili di assoluta preziosità dell’abbigliamento sardo».

Ultimato il proprio costume, che desta grande interesse e attenzione locale, le vengono richieste immediate e numerose opere di vronimentu. Pitpina, volendo condividere i saperi con la comunità, appronta diversi esempi creativi di bardature floreali e un progetto articolato da proporre alla sensibilità della sindaca Elisa Farris che, sostenuta dalla giunta e consiglio, approva l’iniziativa coronata da successo e grande attenzione con il significativo terzo anno di attività.

A Pitpina si riconosce “la scuola” dell’elemento pittorico decorativo, sviluppato con sapienza “di modelli alternativi e varianti”, realizzati nel pieno rispetto “dell’originario processo tradizionale, di nonne e bisnonne, che attingevano creatività dai fiori campestri, rappresentati principalmente stilizzati e vivacizzati dai colori”.

Le decorazioni di vronimentu, dettagliate dall’abile creativa manualità, rappresentano un’espressione unica del costume locale e di ricchezza per l’Isola sarda.

Cristoforo Puddu

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