Ozieri, 15mila presenze per l’edizione 2025 di “Su Trinta ‘e Sant’Andrìa”

Distribuiti oltre 8.500 calici e migliaia di litri di vino nelle 26 cantine del percorso. Il sindaco Peralta: «Ozieri ha dimostrato ancora una volta di essere accogliente».
OZIERI | 2 dicembre 2025. Oltre 8.500 calici distribuiti ma circa 15mila presenze stimate sono il bilancio dell’edizione 2025 della festa del vino novello “Su Trinta ‘e Sant’Andrìa” di Ozieri, evento magico che sabato 29 novembre ha animato ancora una volta il centro storico di Ozieri. Migliaia di litri di bianchi, rossi e rosati, compresi i vini autoctoni e storici di Ozieri Alvarega e Redagliadu, sono stati distribuiti nelle 26 cantine dell’itinerario. In generale rispetto alla passata edizione c’è stata più calma nella visita dei punti degustazione e nei palazzi dove sono state allestite le mostre. Sono stati consumati quintali di pane Spianata, formaggi, dolci e piatti della tradizione ozierese come sas pan’a fittas, ravioli e dolci: copulettas, sospiri, papassini, origliettas e frittelle “cattas”.

Meno caos e più qualità: questa la sfida vinta dai cantinieri ozieresi, che per l’occasione hanno scelto un nuovo calice più adatto ai brindisi e hanno predisposto servizi più accurati e iniziative culturali diversificate, con un’attenzione particolare ai giovani che infatti hanno risposto positivamente con una grande partecipazione. «Rispetto allo scorso anno – è il commento di un cantiniere – abbiamo avuto la possibilità di offrire una accoglienza più accurata, grazie all’allargamento dell’itinerario con più cantine. Per questo abbiamo raccolto giudizi lusinghieri che ci confermano di aver adottato una strategia giusta fondata sulla qualità, più che sui numeri».

Le iniziative culturali di contorno sono iniziate venerdì 21 con la discussione sulle origini della viticoltura in Sardegna e la presentazione del libro di Tonino Arcadu “La vite ritrovata”. Bis di partecipazione venerdì 28 alla serata sul canto sardo “Feminas in gara” dedicata a Rosa Biancu. Sabato mattina ha suscitato grande interesse l’incontro sulla figura di Giuseppe Garibaldi a cui era dedicata questa edizione della manifestazione. Nella relazione di Michele Calaresu è stato illustrato il legame fra la città e Garibaldi, eletto deputato del collegio di Ozieri nel 1867; interesse hanno suscitato la lettura da parte dell’associazione Inoghe Cultura e Spettacolo delle lettere inviate da Garibaldi al sindaco di Ozieri e la mostra documentale allestita in collaborazione con i Musei Garibaldini di Caprera.

«Ozieri ha ancora una volta dimostrato di essere accogliente e i risultati si sono visti – è il commento del sindaco Marco Peralta – con visitatori provenienti da ogni parte dell’Isola ma anche tanti italiani e stranieri. Un successo che evidenzia lo spirito di accoglienza e i valori identitari della nostra comunità. Dobbiamo ringraziare i cantinieri, il personale Pro Loco e dell’Istituzione San Michele, gli addetti comunali, gli operatori culturali, le forze dell’ordine, i vigili, i barracelli, i numerosi volontari, gli operatori della Logudoro Servizi, i commercianti, i produttori e tutti coloro che si sono uniti in questo sforzo comune di rendere Ozieri così accogliente».
Una festa ma anche un importante occasione di promozione delle risorse del territorio, come ha sottolineato l’assessore alle Attività Produttive Mario Piras. «Sant’Andria rappresenta anche un momento di valorizzazione delle nostre risorse – ha detto –, con ricadute importanti per i produttori di vini, pane, dolci, formaggi e per le attività commerciali e dell’accoglienza». Per l’assessore alla Cultura Alfonso Pino, infine, «è stata apprezzata l’offerta culturale che ha visto i siti, i musei aperti con mostre interessanti e devo anche evidenziare il successo dell’iniziativa “Colazione in grotta” che domenica mattina alle grotte San Michele ha registrato molte più adesioni del passato».
N.B.
Leggi le altre notizie su Logudorolive.it









