Ozieri, don Angelo Angioni dichiarato venerabile da Papa Leone XIV

Dalla diocesi di Ozieri a quella di São José do Rio Preto, una vita spesa per gli ultimi.
OZIERI | 25 ottobre 2025. Papa Leone XIV ieri ha autorizzato la promulgazione dei decreti che riconoscono le virtù eroiche di quattro Servi di Dio, tra questi il sacerdote Fidei Donum della diocesi di Ozieri Angelo Angioni, fondatore dell’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria. Con questo atto, mons. Angioni ottiene il titolo di Venerabile, ulteriore passo verso la beatificazione.
Angelo Angioni nacque il 14 gennaio 1915 a Bortigali (Nu) da Antonio Angioni e Maria Grazia Manconi. Due anni dopo la famiglia si trasferì a Ozieri, dove crebbe in un ambiente di profonda fede. Nel 1926 entrò nel Seminario Minore Diocesano di Ozieri e, successivamente, nel 1930 nel Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), trasferendosi prima a Genova, poi a Monza e Milano, dove rimase fino a quando le condizioni di salute lo costrinsero a rientrare in Sardegna.
Dopo aver completato gli studi nel Seminario Regionale di Cuglieri, fu ordinato sacerdote il 31 luglio 1938. Per dieci anni esercitò il ministero nelle parrocchie di santa Lucia a Ozieri, a Ittireddu e a Bono, fino alla nomina a Rettore del Seminario diocesano nel 1948. In quegli anni maturò il desiderio di costituire una comunità di sacerdoti oblati, consacrati alle missioni popolari e a quelle estere sull’esempio del beato Paolo Manna.

Nel 1951, su decisione del vescovo di Ozieri Francesco Cogoni, don Angioni partì come sacerdote fidei donum per il Brasile, destinato alla diocesi di São José di Rio Preto (Stato di San Paolo). Qui rimase per oltre cinquant’anni, operando come cooperatore e poi parroco nella chiesa di São João Batista di Rio Preto.
Durante la sua lunga permanenza in Brasile fondò l’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria, formato da sacerdoti, diaconi, religiose e laici. La sua opera si estese anche ai campi educativo e sociale: promosse scuole, edificò chiese e case di ritiro, sostenne l’assistenza agli anziani e la formazione dei giovani. Negli anni Settanta, grazie ai contatti con il fratello Antonio, allora vescovo di Pavia, contribuì all’invio di docenti italiani per l’apertura di un seminario locale.
Autore di numerosi opuscoli e testi spirituali stampati nella tipografia dell’Istituto missionario, nel 1992 fondò un Istituto di Scienze Religiose, dove insegnò fino a quando la salute glielo permise. Colpito da due ictus nel 2000 e nel 2004, visse gli ultimi anni in grave infermità, fino alla morte avvenuta il 15 settembre 2008 alle ore 5:30 a José Bonifácio. Dopo la sua scomparsa, la sua fama di santità si diffuse sia in Brasile sia in Sardegna. Le sue spoglie riposano nella chiesa parrocchiale di São João Batista, divenuta meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli che attribuiscono alla sua intercessione numerosi favori.
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