• 25 Aprile 2024
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Ozieri. Rosella Piroddi campionessa d’intaglio di frutta e verdura: medaglia di bronzo ai mondiali

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L’artista sarda di origini pattadesi ha anche ottenuto due diplomi in altrettante esposizioni dove ha presentato le sue opere.

OZIERI. Qualcuno sostiene sia nata in Cina, altri invece in Thailandia, dove sono dei veri maestri. Stiamo parlando dell’arte d’intagliare il cibo, in particolare i vegetali. In Giappone, dove ha avuto un ampio sviluppo insieme agli altri due Paesi orientali, si chiama Mukimono ed è una disciplina importantissima nella formazione di ogni chef del Sol Levante. La tecnica dell’intaglio oggi è conosciuta e praticata in tutto il mondo, il suo fine è quello di trasformare frutta, verdura ma anche altri alimenti in sculture naturali per abbellire e decorare artisticamente le tavole e accompagnare i piatti.

Nei giorni scorsi si è tenuto in Lussemburgo il Villeroy & Boch Culinary World Cup 2022, il campionato mondiale di cucina. Proprio nella sezione “intaglio vegetali e frutta” ha partecipato Rosella Piroddi, 53enne originaria di Pattada e ozierese d’adozione. L’artista sarda, con una straordinaria dimostrazione di abilità ha conquistato un’inattesa, quando meritata, medaglia di bronzo nella prova “Live carving”, trasformando il frutto della passione, un cetriolo, un mango e un melone in stupende sculture floreali. Rosella ha inoltre ricevuto due diplomi, il “Fruit and vegetable carving” con l’intaglio di zucche, meloni, rape nere e il “Culinary artistic” con l’intaglio dei formaggi.

Ozieri Rosella Piroddi

Incredula del risultato portato a casa, la neo campionessa ha raccontato a Logudorolive come è nata questa passione e il suo percorso che l’ha portata fino in Lussemburgo.

«Diciamo che mi è sempre piaciuto intagliare, creare dei piatti particolari. Ho iniziato con semplici disegni, utilizzando perlopiù zucchine e pomodori. Nel marzo del 2021, visto che ero ferma con il lavoro e avevo un po’ di tempo libero, mi sono dedicata con maggiore dedizione e ho iniziato a creare composizioni un po’ più impegnative ed elaborate. Nel frattempo, ho conosciuto il maestro d’intaglio e chef sassarese Adriano Cossu, e mi sono iscritta a un suo corso. Con lui ho imparato a maneggiare meglio il coltellino, apprendendo e assimilando le tecniche di base. Poi ho affinato l’arte con tantissima esercitazione e costanza. Insomma, mi sono “allenata” per un anno e mezzo, impegnandomi 4 ore ogni giorno».

Come è nata l’idea di partecipare alla World Cup 2022?
«Mi ha spinto il maestro Cossu, con quale sono rimasta sempre in contatto. Infatti, regolarmente, gli inviavo i miei lavori per un giudizio e per avere dei consigli. Constatati i miglioramenti, a un certo punto mi ha detto che ero pronta per partecipare a un concorso e mi ha proposto di andare con lui ai mondiali. Ho accettato più che altro per capire se veramente questa passione potesse essere portata avanti oppure no. E così sono partita, trovandomi, quasi per caso, a rappresentare la Sardegna insieme allo chef Cossu. Una bella responsabilità!».

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Oltre la medaglia, che cosa ti resta dell’esperienza lussemburghese?
«Mi ha trasmesso sicurezza e la consapevolezza di avere tra le mani un’arte che va espressa e condivisa con gli altri. Guardando all’opera i campioni ho visto poi la magia del talento fondersi con la fantasia e trasformare i frutti della natura in capolavori di assoluta bellezza: una meraviglia!».

Hai in programma altri concorsi?
«Certamente. Il prossimo mese di febbraio c’è quello organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi, ma non so se riuscirò ad esserci. Farò di tutto invece per partecipare alle Olimpiadi culinarie in programma a Stoccarda nel 2024».

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Hai mai pensato di far diventare questa tua passione un lavoro a tutti gli effetti?
«Anche se attualmente faccio la commessa in un supermercato a Ozieri, devo essere sincera: ci ho pensato e ci penso veramente. Solo il tempo mi dirà cosa fare. Comunque vada, porterò avanti questa passione, magari anche come insegnante o giudice di concorsi. Chissà! Ora però mi godo questa medaglia e poi… subito al lavoro per preparare al meglio i prossimi impegni».

Ringraziamo Rosella Piroddi per la sua disponibilità e per aver onorato e portato in alto il nome della Sardegna, di Pattada e Ozieri nel mondo.

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