• 29 Marzo 2024
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Riforma enti locali, Prospettive per Ozieri: «Riaggreghiamo le comunità del Monte Acuto e del Goceano sotto un unico tetto»

Palazzo provincia Sassari

La riforma degli assetti territoriali della Sardegna presentata dalla Giunta regionale prevede sei Province e due città Metropolitane: la Gallura (con 26 Comuni), l’Ogliastra (22), il Medio-Campidano (28), il Sulcis-Iglesiente (23), Oristano (87) e Nuoro (53). La nuova città Metropolitana di Sassari sostituirà invece la vecchia provincia e sarà costituita da 66 Comuni, mentre quella già esistente di Cagliari sarà composta da 72 Comuni. L’art. 18 della legge di Riforma degli Enti Locali prevede inoltre per i Comuni di confine di lasciare, con una delibera del Consiglio comunale, l’ente di appartenenza per far parte di una nuova provincia o Città Metropolitana. Ma anche di procedere, se non vi è un pronunciamento unanime, a referendum consultivo popolare.

Su questo importantissimo argomento è intervenuta su Logudorolive l’Associazione Prospettive per Ozieri con l’intento di mettere sul piatto alcune considerazioni e aprire un dibattito sul futuro della città e del territorio in relazione proprio ai nuovi assetti territoriali.

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Margherita Molinu, Marco Peralta e Antonio Delogu di Prospettive per Ozieri

«Ci auspichiamo che l’elaborazione della bozza di riordino delle autonomie locali in fase di definizione presso l’Assessorato degli Enti Locali della Regione – esordisce Prospettive – possa veramente rianimare, nelle nostra comunità, il dibattito locale sulla loro utilità, sul ruolo concreto che esse svolgono ed infine sulla scelta di collocazione di Ozieri e del suo territorio».

«Un territorio il nostro che ha bisogno di una città-guida attorno alla quale aggregarsi, che non mortifichi le istanze dei singoli comuni, ma che svolga funzione di raccordo in progetti e prospettive unitarie. Per fare ciò – continua l’Associazione –, occorre però uscire dal vicolo chiuso delle consuete idee e delle proprie tessere di partito ed approcciarsi alla questione riconsiderando il rapporto naturale tra cittadini e territorio, tra politica, amministrazione pubblica e società locale. Questo nella consapevolezza che le crisi si affrontano non solo difendendo la propria storia, ma soprattutto superando ed innovandola con idee nuove ed al passo coi tempi. Serve, dunque, mettere da parte le piccole lotte di campanile e riscoprire le ragioni di un cammino comune, che guardi al benessere economico e sociale di tutto il territorio. In altre parole, occorre rinsaldare gli storici rapporti sociali e culturali che sono sempre esistiti fra i comuni del Logudoro, Monte Acuto e Goceano: solo così si possono creare condizioni di sviluppo e di occupazione che sono l’unico freno allo spopolamento». 

Su questa direzione Prospettive pensa che sia fondamentale la riaggregazione delle comunità del Monte Acuto e del Goceano sotto un unico tetto». Col fine di ricostruire quell’unità storica, culturale e sociale delle comunità di questo territorio, che hanno condiviso per secoli la propria storia, le proprie tradizioni, la cultura e il ricco patrimonio umano.

«Tutto questo non sarà facile – ammette il gruppo ozierese –, viste le difficoltà del percorso, ma se costruttivamente e celermente condotta, può dare le risposte vincenti per il futuro delle nuove generazioni e fornire soluzioni alle giuste rivendicazioni di queste zone».

«Solo così, infatti – conclude l’Associazione Prospettive per Ozieri –, ricompattando il territorio, riunendo le loro forze e facendo strategie comuni, con progetti di sviluppo locali, si può combattere e sconfiggere l’isolamento e l’irrilevanza territoriale, ed evitare così di essere schiacciati dagli interessi dei più forti. D’altronde troppo spesso, nel passato, abbiamo atteso a braccia conserte le decisioni calate dall’alto. Non possiamo permetterci di ripetere questo errore».

Nella foto in alto: il Palazzo della Provincia di Sassari

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