• 19 Aprile 2024
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Sardegna. Peste suina, si va verso la fine dell’embargo sulle carni

Peste suina maiali
Coldiretti: si restituisce dignità al settore dopo 11 anni di blocco delle esportazioni.

La fine dell’embargo sulle carni suine non è più un miraggio. Fra 148 giorni (il 15 dicembre), come annunciato dal presidente della Regione Christian Solinas e dal sottosegretario del Ministero della Salute, Andrea Costa, Bruxelles dovrebbe votare per porre fine alle restrizioni che dal novembre del 2011 impediscono l’esportazione oltre i confini sardi di carni suine (fresche ed a lunga stagionatura) e ovviamente degli animali vivi. 

Un embargo che a quel punto sarà durato 4.071 giorni. Undici lunghi anni che hanno ridotto ai minimi termini una intera filiera, costata tanti sacrifici agli allevatori, in termini economici e non solo.

«Grazie ad un lavoro duro e di squadra, la Sardegna oggi, in un momento in cui la peste suina si sta diffondendo in diverse regioni della Penisola – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –, rappresenta un modello. In oltre 40 anni di peste suina non ha mai esportato il virus, e negli ultimi anni, a cavallo delle ultime due legislature, ha portato avanti un lavoro serio e un metodo che ha portato alla sconfitta, o comunque, al controllo della peste suina».

La fine dell’embargo libererebbe finalmente la suinicoltura che avrebbe davanti a se tante opportunità.

«Un plauso va sicuramente ai tanti allevatori che seppur in condizioni difficili hanno creduto sempre in questo settore – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – e, anche nei momenti più difficili, hanno rappresentato un modello, con allevamenti modello in biosicurezza ai quali troppo spesso si è dato poco peso e la giusta riconoscenza».

«Un traguardo storico che nel corso degli anni ha lasciato sul campo tante vittime tra gli allevatori e tantissime cicatrici – continua il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. E sono loro, gli allevatori, quelli che hanno lottato e meritato sul campo questo traguardo».

«Il loro esempio e la loro esperienza sono un punto fermo – conclude Battista Cualbu – e la speranza è che il settore si possa finalmente risollevare e ci possa finalmente rappresentare anche oltre i confini sardi».

Secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna, gli allevamenti di suini nell’isola sono meno di 13mila (seconda Regione in Italia dopo la Calabria) con 163mila capi (sesta Regione), con una media di circa 12 capi ad allevamento (il 70% di queste aziende alleva anche altre specie animali), mentre la media nazionale è di 73 capi, a dimostrazione di un sistema polverizzato figlio di 44 anni di peste suina e soprattutto di 11 di embargo. 

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