Truffa del “finto figlio” su WhatsApp, i Carabinieri recuperano 800 euro sottratti a una donna di Tiana
Il titolare del conto dove è stata accreditata la somma è risultato a sua volta vittima di un attacco informatico.
TIANA | 6 dicembre 2025. Una truffa ben orchestrata è stata sventata grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Ovodda, che hanno restituito serenità e giustizia a una casalinga di circa 45 anni residente a Tiana. Il fatto risale a settembre 2023, quando la donna ha ricevuto su WhatsApp un messaggio da una persona che, spacciandosi per il figlio, le ha chiesto con urgenza del denaro, sostenendo di trovarsi in difficoltà e comunicando un nuovo numero telefonico e il conto bancario sul quale effettuare il versamento.
Colta di sorpresa e temendo per l’incolumità del figlio, la 45enne ha effettuato un bonifico istantaneo di 800 euro. Pochi minuti dopo, compreso di essere stata raggira, si è rivolta ai Carabinieri di Ovodda per sporgere denuncia. Le indagini sono partite immediatamente. In breve tempo i militari sono riusciti a risalire al conto di destinazione, intestato a un 20enne incensurato residente nel Nord Italia, e a ottenere il sequestro preventivo della somma.
L’attività investigativa ha poi chiarito che il titolare del conto era a sua volta vittima di un attacco informatico: ignoti avevano ottenuto accesso ai suoi dati bancari senza autorizzazione e avevano utilizzato il conto per portare a termine la truffa, all’insaputa del giovane. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano ha quindi chiesto l’archiviazione del procedimento a suo carico. L’intero importo è stato recentemente restituito alla donna, che ha potuto così recuperare quanto perso.
«L’episodio – spiegano i militari – dimostra quanto sia necessario, anche nei rapporti che sembrano più familiari e credibili, prestare adeguata attenzione e quanto risulti fondamentale la collaborazione immediata tra cittadini e Forze di polizia».
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