Seui, 6 obblighi di dimora per traffico di armi clandestine per la caccia di frodo

Gli uomini della Forestale hanno sequestro fucili, pistole e munizioni.
Dopo un’attività investigativa durata quasi 2 anni, conseguente al grave attentato intimidatorio del 2020 alla Stazione Forestale di Seui con l’esplosione di due fucilate a pallettoni contro il garage, gli uomini del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale – Forestale (NIPAF) dell’Ispettorato di Lanusei comandati dall’ispettore superiore Antonio Marello e coordinati dal Commissario Capo Leonardo Pilia, hanno scoperto un pericoloso sodalizio di persone dedite al traffico di armi clandestine utilizzate soprattutto per la caccia di frodo nelle ore notturne nelle campagne di Seui, nel Nuorese.
Sei persone sono state raggiunte da altrettanti misure cautelari firmate dal Gip Paola Murru e dalla Pm Valentina Vitolo. Tutte originarie di Seui e di età compresa tra 23 e 53 anni, i sei indagati avranno l’obbligo di permanenza domiciliare continuativa dalle ore 20 fino alle ore 6 del giorno successivo.
Nel corso dell’attività gli uomini del NIPAF di Lanusei e della Stazione Forestale di Seui sono riusciti a porre sotto sequestro 4 fucili calibro 12, tutti con matricola abrasa, un’infinità di munizioni spezzate e delle torce tenute aderenti alle canne con del nastro adesivo.
Gli indagati – hanno spiegato gli inquirenti – erano soliti, in quasi tutte le notti estive, ma anche in periodo primaverile, individuare i luoghi di transito degli ungulati (per lo più cinghiali), adescarli con dei cereali, per poi abbatterli e porre in vendita le carni fino al mercato cagliaritano. Non si esclude che siano state abbattute anche specie particolarmente protette come cervi, daini e mufloni, di cui l’agro di Seui è particolarmente ricco.
I reati contestati vanno dal possesso al traffico di armi clandestine, all’autoriciclaggio, al riciclaggio delle carni, alla violazione in materia di armi e delle leggi sulla caccia.
Durante le operazioni di notifica, inoltre, i Forestali hanno eseguito ulteriori perquisizioni alla ricerca di altre armi clandestine, sequestrando, cautelativamente, 8 fucili, 3 pistole, centinaia di munizioni, oltre ad arnesi da taglio vari per la macellazione in locali inadatti dal punto di vista sanitario. Sequestrato inoltre un tubo fucile, arnese molto pericoloso per la pubblica incolumità e normalmente utilizzato per la caccia di frodo, nonché una mezzena di cinghiale abbattuto illegalmente durante la notte.
Una perquisizione da parte del NIPAF di Cagliari è stata eseguita a carico di un altro indagato, anche lui di Seui e fratello di un destinatario delle misure cautelari. L’uomo, un 52enne, è stato deferito all’autorità giudiziaria per mancata denuncia di possesso di munizioni a palla asciutta e incauta custodia di materiale esplodente.
Le notifiche dei provvedimenti cautelari sono state eseguite dal Servizio Ispettorato Forestale di Lanusei, guidato dal commissario Giovanni Monaci e composto da una trentina di unità, di cui 3 provenienti dall’Ispettorato Forestale di Cagliari e 5 dall’Ispettorato Forestale di Nuoro.
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