• 27 Agosto 2025
  •  

Condominio trasformato in residence abusivo a Porto Cervo, scoperta dalla GdiF maxi evasione fiscale

Redidence abusivo Porto Cervo Costa Smeralda
Dalle indagini delle Fiamme Gialle del Gruppo di Olbia risultati oltre 12 milioni di euro di ricavi non dichiarati. I reati tributari sono al vaglio del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania.

PORTO CERVO | 27 agosto 2025. Un complesso condominiale trasformato in un vero e proprio “residence” per locazioni turistiche. È quanto hanno scoperto in Costa Smeralda le Fiamme Gialle del Gruppo di Olbia, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Sassari, durante un controllo di polizia economico-finanziaria in cui è emersa una maxi evasione da oltre oltre 12 milioni di euro di ricavi non dichiarati al fisco. All’interno della struttura, che affaccia su una delle spiagge più rinomate di Porto Cervo, i finanzieri hanno identificato decine di “ospiti” ai quali erano state date in locazione ad uso abitativo stanze accatastate come “vuoti sanitari” e magazzini.

Oltre alle verifiche sul rispetto dei requisiti sanitari e di abitabilità svolti sull’intero immobile, in molti casi i Militari hanno riscontrato anche un sovraffollamento degli spazi adibiti a camere da letto, con un numero di alloggiati di gran lunga superiore rispetto a quello consentito, ospitati in vani abusivi, privi di luce naturale e scarsamente areati. Nel corso delle indagini, dirette dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, i Finanzieri hanno inoltre rilevato abusi edilizi e violazioni della normativa urbanistico-catastale e paesaggistica.

La complessiva attività delle Fiamme Gialle, svolta dapprima attraverso l’esecuzione di ispezioni sui luoghi e l’acquisizione delle testimonianze dirette dai clienti della struttura, è proseguita con l’approfondimento degli aspetti fiscali connessi allo svolgimento abusivo dell’attività alberghiera.

«Infatti – spiega in una nota il Comando di Sassari –, il condominio rappresentava una sorta di “schermo”, dietro il quale veniva occultata una forma di “associazionismo commerciale” finalizzato alle locazioni turistiche. I locali condominiali erano gestititi come un vero e proprio residence dotato di un direttore, un ufficio reception con personale addetto e servizi centralizzati di pulizia e lavanderia».

Dai riscontri è emerso che, dal 2018 al 2024, l’attività commerciale svolta completamente “in nero”, avrebbe fruttato circa 12,5 milioni di euro non dichiarati a fisco, con un’evasione d’imposta pari a circa 4 milioni di euro. I reati tributari contestati in capo all’amministratore del condominio sono tutt’ora al vaglio del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania.

Leggi le altre notizie su Logudorolive.it

Se vuoi ricevere gli aggiornamenti di Logudorolive nella tua casella di posta, inserisci il tuo indirizzo e-mail nel campo sottostante.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.