• 23 Dicembre 2025
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Castelsardo perde Osilo, a rischio l’autonomia scolastica

Listituto Comprensivo Eleonora dArborea Castelsardo Osilo
L’opposizione invita l’Amministrazione comunale a intervenire presso la Seconda Commissione del Consiglio Regionale e formalizzare una proposta di riorganizzazione.

CASTELSARDO | 23 dicembre 2025. Il nuovo Piano di dimensionamento scolastico della Regione Sardegna per l’anno 2026/2027 ridisegna i confini dell’istruzione nel sassarese, portando con sé una novità che preoccupa non poco la comunità di Castelsardo. Secondo quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta regionale n. 65/27 del 12 dicembre 2025, l’Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea”, che fino ad oggi univa Castelsardo e Osilo, subirà una profonda trasformazione.

I plessi di Osilo infatti verranno accorpati all’Istituto Comprensivo “Pertini Biasi” di Sassari, che diventerà la nuova sede. Con la perdita degli iscritti di Osilo, i numeri dell’Istituto di Castelsardo rischiano di scivolare pericolosamente verso quella soglia critica (fissata dalle linee guida regionali e nazionali) che definisce la sopravvivenza dell’autonomia scolastica.

«Tale provvedimento ribalta la strategia adottata nel 2023, quando tramite l’accorpamento tra Castelsardo e Osilo si riusciva definitivamente a superare i parametri minimi di alunni e mantenere la dirigenza e gli uffici amministrativi nella nostra Città – afferma il Capogruppo di opposizione Antonio Maria Capula –. Perdere l’autonomia scolastica sarebbe un passo indietro molto grave per tutta la comunità Castellanese. Per questo invitiamo i nostri amministratori ad intervenire immediatamente a tutti i livelli, per evitare un declassamento da cui non si potrà tornare indietro».

Senza una popolazione studentesca adeguata, infatti, il rischio concreto è che Castelsardo possa perdere la propria sede di presidenza, trasformandosi in un plesso dipendente da un altro comune, subire un ridimensionamento drastico o la chiusura della segreteria, costringendo così le famiglie e il personale a fare riferimento a uffici situati in altre città per pratiche burocratiche, iscrizioni e certificazioni. Oltre a ciò, si rischia la perdita di identità e progettualità, dato che un istituto in reggenza ha meno potere contrattuale nell’accesso ai fondi (es. PNRR) e vede indebolita la propria continuità didattica e il legame con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) specifico per il territorio Castellanese, oltre ad altri ulteriori svantaggi.

La Giunta regionale, nella medesima delibera, ha espresso una forte contrarietà al metodo di calcolo ministeriale che imporrebbe il taglio di 9 autonomie in Sardegna per il 2026/2027. L’Assessora alla Pubblica Istruzione ha ribadito che il dimensionamento «impone un forte pregiudizio ai bisogni reali delle comunità locali, penalizzando la qualità dell’istruzione».

La Regione, che per il momento ha deciso di non tagliare le 9 autonomie come richiesto dallo Stato, è stata ufficialmente diffidata dal Ministero e rischia la nomina di un commissario ad acta che potrebbe procedere a tagli forzosi, colpendo prioritariamente le sedi che non raggiungono i numeri minimi. Siamo dunque in una fase di approvazione preliminare, in cui è ancora possibile far valere le istanze del territorio prima che il piano diventi definitivo.

Il gruppo di opposizione Castelsardo Bene Comune ha presentato una mozione considerando che
«la citata delibera regionale rileva esplicitamente l’anomalia dei comuni di Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas, i quali appartengono alla Città Metropolitana di Sassari ma afferiscono all’autonomia di Badesi (Provincia della Gallura Nord Est), creando un’eccezione geografica e amministrativa».
La stessa Giunta regionale ha invitato gli Enti locali ad avviare un confronto sulle proposte di riorganizzazione affinché per la futura programmazione la rete sia coerente con il nuovo assetto territoriale della Città Metropolitana.

«Proprio per questo – sottolineano i Consiglieri di minoranza – invitiamo il Consiglio comunale ad approvare la nostra mozione che impegna il sindaco e la Giunta ad intervenire immediatamente presso la Seconda Commissione del Consiglio Regionale, chiamata a esprimere il parere sulla delibera 65/27, per rappresentare le criticità derivanti dallo scorporo di Osilo senza un contestuale riequilibrio territoriale e a formalizzare una proposta di riorganizzazione, come sollecitato dalla Regione stessa, chiedendo che i comuni di Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas (interpellando i Sindaci) vengano accorpati all’autonomia di Castelsardo, garantendo così la stabilità numerica necessaria a mantenere dirigenza e segreteria. Inoltre, l’obiettivo della mozione è quello di manifestare con forza presso la Regione Sardegna l’indisponibilità della Città di Castelsardo a subire un declassamento che priverebbe il territorio di presidi amministrativi e gestionali essenziali, proponendo ufficialmente alla Città Metropolitana di Sassari, in vista della programmazione 2027/2028, lo scorporo dei suddetti comuni dall’autonomia di Badesi e il loro accorpamento a Castelsardo».

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