A Siligo la seconda edizione del Festival Ammajare: un viaggio tra storia, leggenda e ingiustizie

La manifestazione, presentata oggi a Sassari, si terrà dal 22 al 24 agosto con un’anteprima il 21 all’Abbazia di San Pietro di Sorres. Tema scelto per quest’anno: “Sulla nostra pelle”.
SILIGO | 12 agosto 2025. Dal 22 al 24 agosto Siligo ospiterà la seconda edizione del Festival Ammajare, manifestazione culturale che intreccia storia e attualità per riflettere su ingiustizie e discriminazioni. L’evento, presentato questa mattina nella sala consiglio della Camera di Commercio di Sassari, si aprirà giovedì 21 agosto con un’anteprima all’Abbazia di San Pietro di Sorres a Borutta. Presenti alla conferenza, il direttore artistico del festival, Giampaolo Cassitta, il presidente dell’associazione Intrecci Culturali Paolo Bellotti e il sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu.
Il festival prende il nome dal termine sardo “ammajare”, che significa “stregare”, e richiama le persecuzioni storiche e le cacce alle streghe. Al centro della narrazione c’è Julia Carta, guaritrice del Cinquecento accusata di eresia, torturata, costretta ad abiurare e relegata all’emarginazione, la cui vicenda è diventata simbolo di resistenza silenziosa contro l’ingiustizia.
Il tema dell’edizione 2025
“Sulla nostra pelle” è il tema scelto per quest’anno, che intreccia storie di soprusi e discriminazioni dal passato ai giorni nostri. «Siamo partiti dalla figura di Julia Carta, donna vittima di profonde ingiustizie, con l’intento di attualizzarne la storia», ha spiegato Paolo Bellotti. «Abbiamo recuperato le sue vicende storiche e le abbiamo riportate nel presente, come memoria viva e occasione per riflettere su cultura, radici e difficoltà sociali ancora attuali».
Il direttore artistico Giampaolo Cassitta ha sottolineato come il processo a Julia Carta, «ritrovato a Madrid e tradotto da Tomasino Pinna, letto oggi appare persino grottesco: l’accusa sosteneva che l’unica via fosse confessare di essere una strega». Un meccanismo che trova ancora eco nel presente: «Ancora oggi si dice a una donna: “Sei una strega”. Il nostro compito è fare luce sul fatto che le streghe non sono mai esistite».
Il programma
Il festival propone la presentazione di sette libri: Guaritrici sarde tra medicina, magia e inquisizione di Rita Nappi; il romanzo storico Julia, la strega di Siligo di Antonietta Uras; Il cavaliere indomito, la narrazione di una persecuzione fascista dedicata a Emilio Lussu, raccontata da Gianluca Medas; Annile, scritto da Edoardo Mantega e ambientato nel bosco del Montiferru; Il corpo sbagliato di Francesca Spanu, che affronta il tema della chirurgia dimagrante e delle problematiche non risolte, Aria mossa di Giampaolo Cassitta e Pier Luigi Piredda; e infine la storia di Cinzia Seddone raccontata in Come una fenice: la fuga, dopo 35 anni di soprusi, dal marito.
Il programma include anche due spettacoli teatrali e tre concerti, oltre a un panel dedicato alla Palestina e alla presentazione della Carta di S’Aspru.
La Carta di S’Aspru e l’impegno per la pace
«La Carta di S’Aspru è un documento nato due anni fa dalla volontà di associazioni cattoliche e laiche, unite per ribadire alcuni principi fondamentali per la pace nel mondo – ha precisato Paolo Bellotti –. È stata firmata proprio a S’Aspru, grazie a incontri con le scuole, assemblee pubbliche e consigli comunali aperti che hanno aderito». Preservare la pace e combattere le ingiustizie e i soprusi di ogni epoca è uno dei principi fondanti dell’idea dietro ad Ammajare. Lo spiega bene Paolo Bellotti: «Da questa esperienza abbiamo anche realizzato la Marcia della Pace, partita da Siligo. La carta deve essere ancora sottoscritta da diverse istituzioni prima di poter essere consegnata ad Assisi, dove sarà presentata ufficialmente alle associazioni. L’obiettivo è aprire un dibattito e un confronto su questi temi, poiché la pace è uno dei valori fondanti dell’associazione Intrecci Culturali».
Restando sul tema della pace, tra gli ospiti di quest’edizione spicca la giovane Hiba Alif, assessora alla Pace del Comune di Ravenna: vent’anni, con alle spalle diverse difficoltà, tra cui il bullismo sui social.
L’aneddoto del Sindaco
Il sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu ha chiuso la conferenza con un aneddoto che, se non fosse vero, potrebbe anche suscitare ilarità: «Nel 2010 abbiamo provato a dedicare una via a Julia Carta. Dopo 400 anni, non pensavamo che qualcuno potesse ancora considerarla una strega. Eppure, l’ufficio storico del Ministero, che deve approvare l’intitolazione, non ha dato il nullaosta perché l’assessora competente non ha firmato. Poi ci hanno posto questa domanda: “Che insegnamento diamo ai ragazzi se intitoliamo una strada a una strega?”. Una domanda che, francamente, suona assurda, visto che si tratta di una donna ingiustamente perseguitata».
Il concorso cinematografico
Al festival è associato il concorso “Ammajare film Festival”, che promuove il cortometraggio come strumento per esplorare il tema delle “inquisizioni”, intese sia come persecuzioni storiche che come meccanismi di oppressione contemporanei. Il termine per la presentazione dei lavori è fissato al 30 settembre, mentre la premiazione si terrà a Siligo il 31 ottobre. Il regolamento completo e il dettaglio del programma sono visionabili sul sito: www.intrecciculturalisardegna.it
Ammajare è organizzato dal Comune di Siligo insieme a Intrecci Culturali, Pro Loco di Siligo, Fondazione Banco di Sardegna, Regione Sardegna e Camera di Commercio di Sassari, con la collaborazione dell’associazione culturale CLIP – Collettivo Letterario Informale Performativo.

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