Ippodromo Chilivani: Boatoromano vince il Gran Premio sardo, Carmelino l’Omnium e Oliver Spirit il Criterium
Nelle altre corse in evidenza Chains Breaker, Pat de l’Alguer, Land of Giant
CHILIVANI | 29 settembre 2024. Pubblico delle grandi occasioni, numeroso ed entusiasta, per assistere ieri all’ultima giornata della riunione estiva autunnale all’ippodromo di Chilivani. La corsa di centro 67° Gran Premio sardo è stata appannaggio della Scuderia romana Da Clodia che ha conquistato la classica con Boatoromano e ha completato il successo con il secondo posto di Minerva da Clodia. Il trainer Massimiliano Narduzzi ha piazzato i suoi due “invaders” ai primi due posti, al termine di una corsa entusiasmante. Il vincitore Boatoromano, montato dal fantino sardo S. Saiu, rimasto in fondo al gruppo a seguito del notevole ritmo impresso da Flashy che aveva accumulato svariate lunghezze, al passaggio davanti alle tribune ha recuperato lo svantaggio volando a raggiungere il battistrada. Alla dirittura opposta ha intensificato il ritmo portandosi al comando e, mantenendo il vantaggio, rimaneva intangibile nonostante il rush finale che vedeva la compagna di colori finire fortissimo al secondo posto su Fantastic Day e Full Powell. Deludeva l’attesa Flavia che non reggeva lo sprint e giungeva solo quinta.
Avvincente e spettacolare il 24° Omnium dell’Anglo arabo-Memorial Lucio Gratani (2600 metri) che vedeva il controllo da parte di Eroe de Bonorva che conduceva per buona parte del percorso ad un ritmo blando sino al secondo giro di pista quando, a mille metri dal palo, intensificava il numero di giri nel tentativo di isolarsi. Nonostante il discreto vantaggio per buona parte della dirittura, non si arrendeva il coriaceo Carmelino (Antonio G.Milia-G. Accorrà-A. Deias) che, negli ultimi 200 metri, volava letteralmente a raggiungerlo e superarlo di slancio, dimostrando attitudine alla distanza. Completavano il marcatore El Matador e Carakas Girl.
Il 49° Criterium sardo-Memorial Stefano Cherchi, è stato preceduto da un toccante omaggio reso da tutti i fantini schierati al tondino, allo sfortunato Stefano morto nella primavera di quest’anno a seguito di una caduta. La corsa ha offerto emozioni e spettacolo con Heart of America che faceva andatura abbastanza vivace tallonata da Oliver Spirit (ASD Ottana Galoppo-A. Cottu-A. Fele) che imponeva infine la sua classe superiore. Si presentava ben appoggiato allo steccato e già al comando all’ingresso in dirittura, scattando più volte e contenendo per una incollatura il rabbioso sprint di Sabina de l’Alguer che finiva a bomba. Terza Zulehya, quarta Sa Duttoressa.
Le altre corse: Il Premio Antonio Sanna per Gentlemen ha visto la conferma di Chains Breaker (S. Sechi-G. Moro) con bello spunto nel finale nelle mani di Daniele Zucca che bissa il successo della scorsa settimana. A seguire Estoril, One Smart Cookie e Never Ending Story. Matador è stato squalificato per essere rientrato aver con un peso inferiore a quello assegnato.
Nel Premio Giovannino e Antonio Peralta, Nora e Barno sono stati gli animatori che hanno poi tentato di resistere sino al palo, ma non hanno potuto respingere il veemente sprint di Pat de l’Alguer (Sc. S. Giuliano-L. Chessa-D. Cirocca) che proprio sul palo li stampava nell’ordine. Quarta Sopran Brenta. In chiusura il Memorial Luigi Zappareddu è stato vinto, come da pronostico, da Land of Giant (G. Zidda-F. Brocca-A. Fele) su Khathak, Scatola chiusa e Universoemarmo.
Diego Satta
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