• 5 Dicembre 2025
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La Polizia di Stato di Ozieri sventa tentata truffa i danni di una 90enne

Polizia di Stato Ozieri
La donna è stata contattata da un falso operatore bancario che l’ha convinta a recarsi in uno sportello ATM per bloccare una presunta transazione, con lo scopo di dirottare il denaro sul proprio conto.

OZIERI | 5 dicembre 2025. La prontezza di un cittadino e il tempestivo intervento degli agenti del Commissariato di Ozieri hanno impedito che una 90enne cadesse vittima di un raggiro ben orchestrato. L’anziana donna è stata contattata telefonicamente da un uomo, accreditatosi, falsamente, quale operatore della sua banca. L’anonimo interlocutore, con la scusa di segnalarle di aver rilevato una disposizione anomala di pagamento, in realtà mai eseguita dalla donna, le ha indicato telefonicamente, passo dopo passo, le operazioni da eseguire in uno sportello ATM, convincendola che questo servisse per bloccare la presunta transazione.

«In realtà – spiegano i poliziotti –, l’unico reale obiettivo perseguito dall’interlocutore era quello di ottenere un indebito profitto a danno della donna: la quale, se avesse seguito tutte le indicazioni ricevute, avrebbe inconsapevolmente disposto pagamenti – anche di rilevante entità – verso conti e/o carte ricaricabili, di difficoltosa tracciabilità».

Grazie alla provvidenziale segnalazione da parte di un passante, insospettito del tenore della conversazione telefonica trattenuta dall’anziana, gli operatori della Volante del Commissariato hanno raggiunto sul posto la donna, in prossimità dello sportello ATM di un locale istituto di credito, ancora in linea con il truffatore.

Il tempestivo e decisivo intervento da parte degli operatori della Polizia di Stato ha consentito di sventare una sicura ed oramai quasi consumata truffa ai danni dell’anziana, alla quale, dopo le dovute rassicurazioni, sono state fornite precise e dettagliate informazioni in relazione a tipologie di reato similari, con l’invito di rivolgersi, in caso di dubbi o incertezze, alle Forze di Polizia per ogni chiarimento.

Al momento sono in corso indagini da parte del Commissariato di Ozieri per individuare il truffatore.

Questa tipologia di truffa viene spesso condotta da organizzazioni di elevato spessore criminale, attraverso la tecnica della cosiddetta “pesca a strascico”. Talvolta, per ingannare le vittime, gli autori ricorrono anche a sofisticati sistemi di “spoofing”, che consistono in artifizi tecnici tali da mascherare e falsificare la propria identità, al fine di far apparire un numero chiamante (o un mittente mail) come noto, simulando una fonte attendibile: in tali casi le potenziali vittime, le quali ricevono chiamate, SMS o mail da numeri telefonici o mittenti apparentemente conosciuti (come, ad esempio, quello del proprio istituto di credito) vengono indotte a comunicare dati personali sensibili e/o a compiere transazioni di danaro. Una volta carpita la loro fiducia, attraverso elevate capacità persuasive, la vittima viene infatti convinta ad eseguire delle operazioni (sovente consistenti in ordini di disposizione di bonifici istantanei o ricariche di carte prepagate) – in alcune circostanze direttamente presso uno sportello ATM Bancomat o Postamat – che, a seconda delle varianti nel modus operandi utilizzato, sono solitamente presentate alle ignare vittime quali operazioni volte a bloccare pagamenti non effettuati, oppure, viceversa, a ricevere pagamenti promessi (in realtà svuotandogli, di fatto, i conti). Qualora si incorra in tali situazioni sospette, prima di procedere con qualsiasi operazione è consigliabile contattare immediatamente la filiale di riferimento del proprio istituto di credito, oltre a segnalare alle Forze di Polizia.

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