Mores. Approvazione tardiva delle tariffe Tari, la minoranza ricorre al Tar

Negli auspici dell’opposizione e che il Tribunale amministrativo «ponga fine alla disinvoltura con la quale l’Amministrazione e la struttura finanziaria del Comune vessano la popolazione».
MORES | 3 novembre 2025. Il gruppo consiliare di minoranza “Raighinas Moresas” ricorre al Tribunale amministrativo regionale (Tar) contro l’approvazione tardiva delle tariffe Tari a Mores. Un accoglimento del ricorso annullerebbe la delibera di approvazione delle tariffe 2025, riportando in vigore quelle del 2024, più basse.
Gli stessi consiglieri Stefania Sassu ed Emanuele Calvia spiegano la loro decisione, presa «non a cuor leggero». Il ricorso, affidato agli avvocati Enrico Pintus e Pietro Casu, si basa sul fatto che le tariffe sono state approvate il 1 luglio scorso, ovvero oltre il termine ultimo fissato al 30 giugno (leggi). «Senza volerci addentrare nei meandri di una materia sì complessa ma allo stesso tempo chiara – dicono i consiglieri –, possiamo dire la che la Giurisprudenza in merito è unanimemente concorde nel ritenere che, in caso di mancata approvazione entro termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di un anno».
«La ragione del ricorso al Tar – aggiungono –, risiede principalmente nel fatto che il significativo aumento delle tariffe è dovuto a un preoccupante, a nostro modo di vedere, ricorso ad un vistoso indebitamento per spese che non riteniamo funzionali al miglioramento delle condizioni di vita e dei servizi per i nostri concittadini». Un esempio è «l’acquisto della spazzatrice stradale, costata circa 120 mila euro, più il costo dell’operatore abilitato al suo utilizzo. Spazzatrice che tra l’altro, sempre più spesso i moresi vedono “sconsolatamente” parcheggiata ora nel giardino del primo cittadino, ora nel cortile antistante gli edifici scolastici comunali o, quando raramente opera, si prediligono i giorni di pioggia esulando dalla sua funzione di spazzatrice, appunto, per farla divenire un’impastatrice».
«Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini – aggiungono Sassu e Calvia – e anche per tutte le perplessità palesate in sede di approvazione dell’acquisto del macchinario, riteniamo doveroso tutelare la nostra azione politica e gli interessi dei moresi, inoltrando al Tar il ricorso che ponga fine alla disinvoltura con la quale l’Amministrazione e la struttura finanziaria del Comune di Mores vessano la popolazione senza nemmeno voler sentire ragioni quando ci si rivolge a loro per avanzare richieste di chiarimento».
La minoranza torna a puntare il dito contro gli aumenti scattati nel 2025: «Non parliamo di pochi euro a famiglia – dicono – come più volte dichiarato dal sindaco o dai membri della sua maggioranza, ma di diverse decine ove non centinaia, a carico di immobili spesso fatiscenti e privi dei benché minimi attestati di abitabilità in quanto veri e propri ruderi. La situazione più grave la si registra inoltre per le utenze dell’agro, con vere e proprie bollette “monstre” che non hanno capo né coda. È ora di finirla e di fare le cose seriamente».
«Al netto di tutte le contrapposizioni politiche, le tariffe sono state approvate tardivamente e come evidenziato in precedenza, la Giurisprudenza in materia è chiara ed univoca nel ritenerle inapplicabili. Tradotto, significa che per il 2025 dovranno essere applicate le stesse tariffe previste per il 2024. Ora dobbiamo attendere che i giudici si pronuncino, ma confidiamo in un esito positivo che in questo periodo di crisi dia una boccata di ossigeno ai cittadini, e alle attività commerciali che sono in agonia, alcune delle quali temiamo chiuderanno entro l’anno», è la conclusione.
N.B.
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