Neurochirurgia di Sassari al collasso, «reparto chiuso per le urgenze»: la denuncia di Salaris (Riformatori)

Il consigliere regionale chiede l’intervento della Giunta Todde, in particolare quello dell’assessore alla Sanità Bartolazzi.
SASSARI | 3 settembre 2025. La Struttura Complessa di Neurochirurgia dell’Aou di Sassari è ormai prossima al collasso. Oggi il reparto, di fatto chiuso per le urgenze, opera con appena due medici in servizio: il direttore e un dirigente sanitario. Uno stato di fatto che rischia di compromettere l’assistenza ai pazienti provenienti dai pronto soccorso di Sassari, Alghero e Ozieri e di altre strutture del territorio, costretti a trasferimenti verso Nuoro o Cagliari.
A denunciare la grave situazione è il consigliere regionale dei Riformatori Sardi, Aldo Salaris, che nei mesi scorsi aveva già portato il caso all’attenzione della Giunta. «La condizione è ormai fuori controllo. Il risultato – evidenzia – è un reparto ridotto allo stremo, zoppo e con professionisti sottoposti a turni massacranti. Avevamo già esposto il rischio e oggi non c’è più tempo per analisi o statistiche: la Giunta Todde e in particolare l’assessore Bartolazzi devono necessariamente rispondere con fatti concreti e risolutivi».
Dai dati ufficiali emerge che, a fronte di un organico previsto di 16 unità, la Neurochirurgia di Sassari può contare soltanto su cinque specialisti di ruolo. Tre di questi, però, sono assenti per malattia di lunga durata ed esonerati dai turni notturni e dalla reperibilità. Il risultato è una scopertura strutturale pari a circa il 65 per cento.
Il Consigliere sottolinea anche alcune contraddizioni. «La richiesta di supporto da parte dei dirigenti medici della S.C. di Neurologia della Aou di Sassari non ha avuto seguito per asserita mancanza di affinità tra le due discipline – afferma – mentre risulta che in più occasioni coperture in prestazione aggiuntiva dei neurochirurghi di altri centri ospedalieri siano state garantite da un neurologo. Non si comprende come mai tale possibilità venga negata a Sassari».
Nonostante le difficoltà, l’Hub sassarese ha continuato a garantire le attività anche nei mesi estivi. «Sono stati registrati persino aumenti di interventi di alta complessità, con impegni insostenibili e rischi enormi sul piano clinico e medico-legale», aggiunge ancora Salaris.
Da qui la richiesta di un intervento immediato al governo regionale: «Si ristabiliscano le condizioni minime di assistenza sanitaria e sicurezza e si garantisca immediatamente la piena continuità del servizio pubblico essenziale. Non ci sono più alibi né tempo da perdere», conclude Salaris.
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