Ozieri. Nuovo libro di Gian Gabriele Cau sulla chiesa San Pantaleo di Dolianova

In oltre 200 pagine e 164 immagini a colori, l’opera illustra il progetto iconografico esterno dell’antica cattedrale del Parteolla.
OZIERI | 19 dicembre 2025. Arriva in libreria un nuovo contributo sul Romanico in Sardegna. Edito dalla casa editrice indipendente Kerigma, è uscito in questi giorni il volume dello studioso ozierese Gian Gabriele Cau: San Pantaleo in Dolianova, la decorazione scultoreo-architettonica esterna. Il lavoro rappresenta il terzo tassello di un percorso di studi condotto dall’autore, che fa seguito alla prima opera dedicata alla stessa antica cattedrale del Parteolla, Ciclo del colonnato del San Pantaleo di Dolianova, e alla monografia sul San Pietro di Zuri, entrambi volumi pubblicati nel 2022 (leggi).
Il nuovo libro, composto da 216 pagine e corredato da 164 immagini a colori e un catalogo di oltre 220 rilievi, è stato stampato in una tiratura limitata di cento copie. L’indagine si concentra sul progetto iconografico esterno dell’antica cattedrale del Parteolla, risalente al 1288. Secondo la tesi esposta nel volume, l’apparato decorativo risponde a un ordine sistematico preciso, finalizzato alla celebrazione dell’Ordine monastico cavalleresco dei Poveri Commilitoni di Cristo o del Tempio di Salomone. «È questo – spiega l’autore – quel che resta nell’Arborea di una cultura templare recepita dalla Garrotxa (Catalogna) forse già da Barisone I de Lacon-Serra, col matrimonio con Agalbursa de Cervera. Rinvigorita, per il tramite di Ramon II de Torroja, con Ugone I de Bas-Serra sepolto insieme a sua madre Sinispella nella cattedrale di Dolia, la stessa è tradotta in sentimenti di simpatia per la Militia Templi dal nipote di Ugone, Mariano II de Bas-Serra, nella ristrutturazione della chiesa.Se nel ciclo dei colonnati dell’aula la cultura dell’Ordine templare passa attraverso la novi-tà della “χ” di Χ(ριστός), disegnata da due ideali linee intersecanti tra fasce capitellari di-ametralmente opposte, imbastite sull’evoluzione del concetto di tempio tra Vecchio e Nuovo Testamento, nel ciclo esterno la celebrazione templare è per l’appartenenza dei monaci cavalieri alla Militia Templi, l’essere cioè parte – Commilitones Christi, appunto – di uno stesso esercito che combatte con Cristo».
«Autore del ciclo – continua nella sua spiegazione Gian Gabriele Cau – è il magister Bonanus forse un oblato templare toscano, di cultura gotica francese, già direttamente impegnato nel ciclo scultoreo interno, che in quest’ultima fatica, con il progetto architettonico, trattiene per sé la direzione dei lavori e l’unitarietà del programma iconologico, limitandosi a pochi interventi diretti. Esecutori concreti del progetto esterno – conclude l’autore – sono in massima parte due distinte maestranze, l’una di cultura mudéjar e l’altra di cultura occidentale, che operano insieme a maestranze di cultura romanica pisana e gotica francese, attive dentro e fuori del-la chiesa, in una sorta di melting pot dal fresco sapore mediterraneo».
Il libro ha un costo di 25 euro più spese di spedizione e può essere richiesto anche all’autore, scrivendo alla mail gabricau@tiscali.it o su messenger.
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