• 19 Maggio 2024
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Reati tributari, imprenditore di Serrenti condannato a 5 anni di reclusione

Guardia di Finanza Cagliari
Disposta dalla Corte di Appello di Cagliari anche la confisca di quanto sottoposto a sequestro preventivo per l’equivalente di 1 milione di euro.

Un imprenditore di Serrenti (SU) del settore della distribuzione di materiale pubblicitario è stato condannato a 5 anni di reclusione per reati tributari. L’ordine di esecuzione per la carcerazione, eseguito dai militari della Guardia di Finanza di Sanluri, è stato emesso sulla base della sentenza del Tribunale di Cagliari, confermata dalla Corte d’Appello del capoluogo sardo e diventata esecutiva il 27 giugno scorso. Nei confronti dell’uomo sono state inoltre applicate le sanzioni accessorie dell’interdizione legale, durante l’espiazione della pena, e dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La sentenza di condanna – spiega in una nota la GdF – è l’epilogo di una complessa, articolata e prolungata indagine (che aveva riscosso vasta eco sugli organi di informazione già nel 2015) iniziata dopo le verifiche fiscali condotte dalla Tenenza di Sanluri congiuntamente e l’analisi di alcune segnalazioni per operazioni sospette che hanno consentito di scoprire un sistema fraudolento volto ad alienare le disponibilità finanziarie dell’imprenditore al fine di eludere, di fatto, la pretesa erariale di Equitalia S.p.A. Ente di riscossione che, infatti, a seguito dell’attività ispettiva fiscale attuata dai finanzieri, aveva iscritto a ruolo l’importo dei tributi dovuti alle casse dello Stato, emettendo nei confronti del contribuente moroso cartelle esattoriali per l’importo di circa 1.000.000 di euro.

Dalle indagini i finanzieri hanno potuto constatare che l’imprenditore, con l’ausilio di familiari e soggetti disoccupati in situazione di povertà, aveva artatamente eseguito cessioni di quote aziendali nonché costituito 4 società a responsabilità limitata, attraverso dei prestanome, allo scopo di continuare la proficua attività pubblicitaria già consolidata negli anni precedenti mediante la propria ditta individuale.

Le verifiche fiscali eseguite nei confronti delle fittizie S.r.l. hanno permesso di constatare inoltre l’occultamento di un’ulteriore base imponibile per oltre 2.800.000 di euro, Iva dovuta per 540.000 euro, nonché di applicare una sanzione amministrativa pari ad 130.000 euro circa, in riferimento all’impiego di 12 collaboratori non regolarmente assunti.

La sentenza della Corte di Appello di Cagliari, con la quale l’imprenditore di Serrenti è stato definitivamente condannato a cinque anni di reclusione, ha disposto anche la confisca di quanto a suo tempo sottoposto a sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza di 1.000.000 euro e confermato il disegno criminoso smascherato dalla Tenenza di Sanluri.

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