• 18 Aprile 2024
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Sequestrati 4mila ricci di mare a Trinità d’Agultu: sanzionati 3 pescatori abusivi

Ricci di mare Trinità dAgultu

Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione della pesca illegale organizzate dal Servizio Ispettorato di Tempio Pausania, lo scorso 30 marzo gli agenti della Stazione Forestale di Trinità d’Agultu (SS) hanno sorpreso tre pescatori di frodo dediti alla raccolta di ricci di mare, pratica vietata ai pescatori non professionisti secondo il Decreto della Regione Sardegna del 9 novembre 2021.

I Forestali, da giorni sulle loro tracce, li hanno individuati lungo la costa di Trinità d’Agultu mentre tentavano inutilmente di nascondersi tra la vegetazione e di occultare il pescato. Ai pescatori abusivi sono stati così sequestrati 4.000 ricci, subito riversati a mare perché ancora vitali, un vasetto di polpa di riccio già confezionato e attrezzatura da sub (bombole, coppi e ganci di raccolta). Per i tre è scattata la sanzione amministrativa di 1.000 euro per l’infrazione al divieto di pesca sportiva del riccio di mare.

I reparti costieri e le motovedette delle basi navali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale sono costantemente impegnati nella prevenzione della pesca di frodo in genere e in particolare della raccolta abusiva del prezioso riccio di mare, il cui depauperamento della risorsa è diventato preoccupante.
L’echinoderma è, infatti, un importantissimo elemento per l’ecologia della catena alimentare marina, essendo la base per il nutrimento di numerose e importanti specie ittiche e quindi, a maggior ragione, meritevole di tutela e protezione.

nuvustudio

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