Invasione cavallette, Cia Sardegna incalza la Regione e chiede tavolo di confronto
La Confederazione degli agricoltori sollecita l’attuazione del “Piano d’azione di contrasto e contenimento delle infestazioni acridiche in Sardegna” presentato il 22 settembre scorso.
Per rompere l’immobilismo istituzionale e debellare l’invasione di cavallette che da diversi anni sta distruggendo le colture del centro dell’isola, con danni enormi alle aziende agricole, Cia Sardegna ha inviato una lettera alla Regione sollecitando il presidente Christian Solinas e l’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, a convocare quanto prima i tavoli di confronto istituzionali per l’attuazione del “Piano d’azione di contrasto e contenimento delle infestazioni acridiche in Sardegna”, presentato il 22 settembre scorso nella riunione della neonata Unità territoriale per l’emergenza fitosanitaria dovuta alle infestazioni acridiche.
«Appare chiaro e scontato, dopo oltre un mese dalla presentazione del Piano, che senza una calendarizzazione dettagliata di tutti gli interventi previsti e in assenza di un puntuale coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, allevatori e agricoltori in primis, quanto sulla carta indicato non produrrà alcun effetto e con la nuova stagione ci si ritroverà ad affrontare un’invasione di cavallette dalle conseguenze drammatiche e distruttive per i territori coinvolti e per tutto l’assetto economico della Sardegna», scrivono il presidente di Cia Sardegna, Francesco Erbì e il direttore, Alessandro Vacca.
«Per approfondire e trattare con puntualità gli argomenti introdotti, si pone la necessità che le questioni esposte siano esaminate nei tavoli di confronto Istituzionali a livello Regionale con le Organizzazioni professionali agricole e che si proceda a convocare con urgenza la costituita l’Unità territoriale per l’emergenza fitosanitaria dovuta alle infestazioni acridiche, col compito specifico di definire la calendarizzazione di tutti gli interventi previsti oltre che la modalità di impegno delle risorse necessarie», concludono Erbì e Vacca.
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