Mores, tariffe Tari 2025 approvate in ritardo. L’opposizione: «Rischio debito fuori bilancio»

Secondo i consiglieri di minoranza la «tardiva approvazione pregiudica l’applicazione per il 2025 e la differisce al 2026».
MORES | 3 luglio 2025. Le tariffe TARI per il 2025 sono state approvate, ma non potranno essere applicate nell’anno corrente, ma dal 2026. Resteranno quindi in vigore quelle del 2024. Il motivo? L’approvazione è arrivata fuori tempo massimo dai termini stabiliti dalla legge. A denunciarlo sono i consiglieri di minoranza del Comune di Mores, che puntano il dito di questa presunta leggerezza l’Amministrazione guidata dal sindaco Enrico Virdis. Il Consiglio comunale, inizialmente convocato per il 24 giugno, è stato infatti rinviato al 1° luglio (quindi fuori tempo massimo) per il «mancato deposito degli atti», un problema che secondo l’opposizione «accade fin troppo spesso».
«Il piano Tari 2025 approvato – spiega la minoranza – prevede un costo complessivo a carico dell’utenza per 274.600 euro mentre quello del 2024 prevedeva un costo totale di 222 mila euro, un aumento di oltre 52.000 euro, dovuto sia all’acquisto della spazzatrice, che nessuno ha mai visto in funzione (malgrado la stessa sia già nella disponibilità dell’amministrazione da circa un anno), sia agli aumenti per il servizio. In punta di diritto la situazione cosi rappresentata – proseguono i consiglieri – è grave perché il Comune dovrà sopperire con mezzi propri al mancato introito delle tariffe per decorrenza dei termini, e qualora facessero spallucce si prevede un continuo ricorso da parte dei contribuenti per errata applicazione delle tariffe del 2025, che invero potranno essere applicate solo dal 1 gennaio 2026. Da tutto ciò scaturirà un debito fuori bilancio che verrà ovviamente segnalato alla Corte dei Conti».
«L’Amministrazione come successo in altri comuni sarebbe potuta intervenire massivamente sull’aumento delle tariffe con mezzi propri, un intervento doveroso vista la chiusura per oltre 9 mesi dell’ecocentro che ha causato non pochi disagi alla popolazione». Tanto è che, nonostante le sollecitazioni del consigliere Calvia, non si è ritenuto di «voler predisporre ritiri straordinari di rifiuti ingombranti e materiali ferrosi».
«Quindi – concludono i consiglieri rivolgendosi ai concittadini – se pagherete la tari secondo le tariffe dell’anno scorso nessuno potrà farvi nulla. Paghi chi ha sbagliato… ma ovviamente l’Amministrazione spera in un salva condotto, ovvero una nuova proroga salva ritardatari… che la salverebbe dal disastro, ovvero debiti fuori bilancio! Scarsa conoscenza delle norme o strafottenza che sottovaluta la conoscenza altrui? A voi la scelta».
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