Premio Maria Carta 2025, consegnati ieri a Siligo i riconoscimenti a Bennato, Salmo e Ligas

Premiati anche il Circolo dei sardi “Shardana” di Varsavia e l’azienda Sella&Mosca di Alghero.
SILIGO | 8 settembre 2025. Ieri sera a Siligo è andata in scena la XXIII edizione del Premio Maria Carta. Nella piazza intitolata alla cantante e artista sarda si sono susseguite tre ore e mezzo di spettacolo, culminate con la consegna dei riconoscimenti principali ad Eugenio Bennato e Sandra Ligas, più un Premio speciale a Salmo.
«La Sardegna è un posto unico. Ogni volta che si sbarca qui ci si immerge in una realtà straordinaria. Anche solo vedere i bambini che hanno aperto questa serata, sai che vanno verso il futuro, che portano i colori e l’eleganza di questa terra», ha dichiarato il cantautore Eugenio Bennato, che ha ricevuto il Premio, realizzato dall’orafo algherese Pasquale Ferraro, dal presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras, mentre la motivazione è stata letta dal sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu.
«Maria era di una classe eccezionale, un mito fin da quando ero ragazzo», ha proseguito il cantautore napoletano. «Poi l’ho incontrata e addirittura abbiamo condiviso il palcoscenico in tante occasioni. Lei rappresentava il top della musica popolare d’Italia e della Sardegna. Da lei ho appreso tante cose, aveva una classe e una musicalità straordinarie. Essere vicini ad artisti di quel livello è un grande vantaggio. Mi ritornano in mente i concerti con lei e con Vinicius de Moraes, Toquinho, Odette, Amália Rodrigues. E c’eravamo anche noi, giovani della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Provo quindi un’emozione profonda nel ritrovare adesso il nome di Maria, che rappresenta l’identità della Sardegna». Insieme a Bennato, Ezio Lambiase, chitarra, e Sonia Totaro, voce e percussioni.

«Sono molto felice e anche emozionata. È un onore ricevere il Premio Maria Carta. Ringrazio la Fondazione per questo riconoscimento». Così Sandra Ligas, che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio. Con lei, che da anni vive in Germania, il marito Jörg Neubert al violino, Massimo Perra alla fisarmonica e al cajon, a Daniele Cuccu alla chitarra. A consegnare il Premio è stato il fratello di Maria Carta, Gigi.
Il Premio Maria Carta speciale è stato invece conferito a Salmo, rapper di Olbia che nel brano “On fire”, prima traccia del suo ultimo lavoro discografico “Ranch”, ha voluto inserire la voce di Maria Carta come intro con l’Ave Maria catalana. Sabato sera ha preso il via a Milano il suo tour internazionale. Non potendo ritirare il Premio ieri a Siligo era comunque presente con un intervento registrato. «Quella di Maria Carta è stata una voce unica e soprattutto immortale. Il fatto che sia riuscita a comunicare con un artista di un’altra epoca questo per me è magia. Perché la musica è anche magia», ha commentato Salmo.
Il Premio gli è stato dato nei giorni scorsi dal presidente della Fondazione Leonardo Marras, che ieri sera ha ricordato la genesi della canzone. «Abbiamo scoperto grazie a un amico giornalista che Salmo aveva utilizzato la voce di Maria Carta come intro del brano “On fire”, che apre il suo ultimo lavoro discografico. Noi non ne sapevamo nulla e siamo rimasti piacevolmente sorpresi – ha raccontato Marras –. Ci ha spiegato lui stesso di essere rimasto folgorato dalla voce di Maria a lui segnalata da un collega rapper africano».

Consegnato il Premio Maria Carta anche a Sella & Mosca, una delle realtà più rilevanti non solo isolane del settore vitivinicolo. «Siamo qui da otto anni. Abbiamo trovato un clima magnifico, soprattutto in azienda. Penso sia importante che la Sardegna faccia cose rilevanti e di qualità», ha detto il presidente Vittorio Moretti.

Il Premio dedicato al mondo dell’emigrazione, che Maria Carta teneva in grande considerazione, è andato invece al Circolo “Shardana” di Varsavia. «Il web ci ha aiutato a riunire i sardi sparpagliati in diverse città della Polonia. Siamo attualmente 150 famiglie. Puntiamo a fare conoscere la cultura sarda, che va raccontata bene», ha dichiarato il presidente del circolo, Alberto Defraia.

Durante la serata di sono esibiti diversi ospiti: il gruppo folk dei bambini dell’Accademia delle Tradizioni Popolari “Città di Tempio”, con il giovane Andrea Arghittu all’organetto; il tenore “Remunnu e’ Locu” di Bitti, Beppe Dettori con Raoul Moretti; il cantautore algherese Davide Casu e il duo Fantafolk, ovvero Vanni Masala e Andrea Pisu. Ed ancora, il mezzosoprano polacco Martyna Kasprzyk-Peralta: intervenuta insieme al funambolico chitarrista originario di Perfugas Gavino Loche, ha cantato “Non potho reposare” e un tango polacco; ed infine il Gruppo Folk di Siligo “Santa Maria de Bubalis”. A presentare la serata sono stati Ottavio Nieddu e la giornalista Maria Grazia Ledda.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Maria Carta insieme all’amministrazione comunale, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione e Spettacolo), della Camera di Commercio di Sassari attraverso il network “Salude&Trigu” e della Fondazione di Sardegna.
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