Ozieri. Messa degli Angeli, la carezza della preghiera per i figli scomparsi

Celebrata domenica a San Francesco la Santa Messa per ricordare chi ha lasciato troppo presto questa vita.
OZIERI | 23 dicembre 2025. La memoria che si trasforma in una luce calda e inestinguibile, il dolore che smette di essere un macigno solitario per farsi abbraccio collettivo e vicinanza concreta. È questo il battito profondo, struggente e colmo di speranza che ha animato la Santa Messa degli Angeli, celebrata domenica a Ozieri. Un rito d’amore voluto dall’associazione “Figli in Paradiso – Ali tra cielo e terra”, per stringersi attorno a chi, troppo presto, ha dovuto salutare un pezzo del proprio cuore.
Nella navata della chiesa di San Francesco, la funzione presieduta dal vescovo mons. Corrado Melis e concelebrata da don Roberto Arcadu non è stata una semplice cerimonia liturgica, ma un emozionate incontro di anime alla ricerca di conforto. Una folla silenziosa, composta e commossa, ha riempito ogni spazio: genitori, fratelli e nonni giunti anche da Nughedu San Nicolò, Pattada, Berchidda, Monti, Buddusò, Alà dei Sardi, Benetutti e Olbia. Tutti uniti da un filo invisibile ma indistruttibile, quello dell’amore.
Il momento culminante, capace di fermare il respiro e inumidire gli occhi di tutti i presenti, è stato l’accensione di oltre 120 candele. Deposte con delicatezza in un braciere ai piedi dell’altare, quelle piccole fiamme tremolanti si sono unite in un unico, grande fuoco: simbolo potente di come ogni figlio, anche se invisibile agli occhi, resti una luce sempre accesa. Una luce che continua a splendere, illuminando il cammino faticoso e spesso buio di chi è rimasto e guidando i passi nel labirinto della sofferenza.
Di impatto emotivo devastante e dolcissimo, allo stesso tempo, è stato l’albero di Natale allestito per l’occasione. Tra i rami non brillavano semplici decorazioni, ma sfere che custodivano i volti sorridenti dei bambini e dei giovani scomparsi. Sguardi fermi nel tempo, immagini che raccontano vite interrotte ma che continuano a pulsare, vive e presenti, nel santuario inviolabile del cuore di chi le ha procreate e amate più della propria stessa vita.
Ma quest’anno, la commemorazione ha superato i confini del ricordo per farsi “miracolo” di generosità. L’associazione ha infatti annunciato che a partire da questo Natale, l’amore per i figli volati in cielo diventerà una carezza concreta per i piccoli pazienti dei reparti pediatrici degli ospedali di Olbia e Sassari. L’obiettivo, come spiegato dai promotori, è sublime: trasformare il ricordo di chi non c’è più in un gesto tangibile per «donare sollievo ai bimbi ricoverati e rendere la loro sofferenza meno dolorosa». Così, il dolore si sublima in amore, e gli Angeli in cielo continuano a compiere il bene sulla terra, attraverso le mani dei loro genitori.
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