• 9 Ottobre 2024
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Caracciolo e Pala (Siulp) chiedono la riapertura a Ozieri del distaccamento di Polizia Stradale

Commissariato Polizia di Stato
La richiesta dei due segretari è stata inviata al Prefetto, al Questore, ai dirigenti sardi della Polizia Stradale e alla segreteria nazionale del sindacato.

OZIERI | 28 settembre 2024. Un errore la soppressione del distaccamento di Polizia Stradale di Ozieri, del quale ora i segretari provinciale e regionale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp) chiedono la ricostituzione. Una dettagliata richiesta in tal senso è stata inviata in questi giorni dai segretari Massimiliano Pala e Giuseppe Caracciolo al Prefetto, al Questore, ai dirigenti sardi della Polizia Stradale e alla segreteria nazionale Siulp, nella quale si chiede di «porre in essere, con giusta solerzia, una adeguata proposta al Dipartimento della Pubblica Sicurezza» e rimandare indietro l’orologio al 2017, anno della chiusura del presidio. Tornare indietro ma per andare avanti, perché le esigenze attuali rendono indispensabile la presenza della Stradale «in un’area vasta e caratterizzata da forti tensioni sociali, anche a causa della congiuntura economica che da diversi lustri la caratterizza e che ha messo in ginocchio gran parte del tessuto sociale».

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Un territorio oltretutto baricentrico nella provincia, dove detta presenza è garantita unicamente dalla sezione di Sassari, con le sue esigenze, dal distaccamento di Olbia, con necessità sempre in crescita, e di Tempio Pausania, che con scarso personale opera anche a supporto degli altri due. Il tutto mentre stanno per terminare i lavori della Statale 729 Sassari-Olbia, con il conseguente aumento dei flussi di traffico e quindi dei servizi di controllo e di richieste di intervento. In considerazione di ciò, la ricostituzione del distaccamento di Ozieri, precisano i due segretari, contribuirebbe a garantire il presidio di quest’importantissima arteria, assicurando «una reale opera di prevenzione e di efficace deterrente contro le sistematiche violazioni del codice della strada e dei reati correlati».

«La provincia di Sassari, da diverso tempo, patisce le pressanti esigenze determinate dalla somma di numerose problematiche emergenti su diversi fronti, tra cui anche la viabilità stradale, che sono soddisfatte con la richiesta di ulteriori sacrifici per il personale» scrivono Pala e Caracciolo. Ma non è solo una questione lavorativa, è soprattutto un problema di sicurezza, per la presenza di «diversi reati predatori che impattano sulla quiete pubblica destando non poco allarme sociale, così come si evince anche dalle cronache recenti». E il pensiero va all’assalto alla sede Mondialpol, e a quelle tremende sparatorie che hanno gettato nel terrore Caniga e la Sardegna intera.

La Stradale, con il suo personale altamente specializzato e in continua formazione, deve a questo punto, secondo Pala e Caracciolo, tornare a vigilare anche da Ozieri, essendo geograficamente ubicata al centro di uno snodo a confine con diverse “regioni” (Logudoro, Goceano, Sassarese e Gallura)». Ed inoltre perché la chiusura del distaccamento ha determinato nel territorio «una situazione di criticità nell’attività di controllo e di vigilanza, con conseguenze negative sulla sicurezza dei cittadini e dell’intero tessuto sociale, economico e produttivo, in particolare nel Logudoro e nel Goceano». 

Per questi motivi si chiede un ripensamento «in un momento in cui i livelli di vigilanza e di controllo dovrebbero essere innalzati, non solamente per esigenze di sicurezza pubblica e di sicurezza urbana, ma anche per la prevenzione e l’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, proprio in quei particolari territori che all’epoca ricadevano nella giurisdizione di competenza della Stradale di Ozieri». 

A.C.

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