Dermatite dei bovini, l’Asl di Sassari al lavoro per arginate la diffusione della malattia

Riunita ieri l’Unità di crisi locale dei Servizi veterinari dell’Azienda sassarese.
SASSARI | 27 giugno 2025. Per fare il punto sul virus della Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) dei bovini e arginarne la diffusione, nella sala riunioni di piazza Fiume a Sassari ieri si è riunita l’Unità di crisi locale dei Servizi veterinari della Asl di Sassari e Gallura (Sanità animale, SIAOA, SIAPZ, Servizio gestione e controllo qualità) alla presenza del direttore sanitario dell’Azienda sassarese, Piero Delogu.
Sin dalla sua insorgenza, nel territorio del Nord ovest Sardegna, il Servizio di Sanità Animale della Asl n. 1 ha messo in campo un piano di azione per il contenimento della propagazione della malattia. Dopo la conferma dei focolai di Orani e Orotelli, infatti, oltre ad aver avvisato tutti gli allevatori interessati con un sistema di “allert”, la Asl ha avviato in questi giorni le visite cliniche in circa 1.500 allevamenti che ricadono nella “zona di restrizione” (la “zona di protezione”, entro i venti chilometri dal focolaio, e “sorveglianza” entro i 50) e negli allevamenti che, dal mese di marzo, hanno introdotto capi dalle zone infette.

Durante l’incontro, a cui ha preso parte anche il commissario straordinario Paolo Tauro, si è discusso quindi delle misure da adottare per applicare le indicazioni regionali (determinazione RAS n. 651 e 658 del 25.06.2025). La riunione è poi proseguita con le Associazioni di categoria con le quali sono state condivise le azioni per il contenimento della malattia ribadendo l’importanza della lotta ai vettori: mosche, zecche, tafanidi, culicoides. Tra i consigli sempre validi vi è l’uso di insettorepellenti, bonifica dei siti larvali, attenzione all’igiene zootecnica delle aziende.
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