• 6 Dicembre 2024
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Emergenza Lingua blu, 50mila animali morti e 85 mln di euro di minor fatturato per le aziende

Pecora lingua blu
Coldiretti Sardegna: «Necessari non meno di 35 milioni di euro di ristori».

La Lingua blu in Sardegna a novembre ha raggiunto livelli devastanti per le aziende di allevamento, con una perdita lorda per minor fatturato che si aggira ormai a circa 85 milioni di euro. Cifre che portano oramai alla necessità per il comparto di dover ottenere indennizzi per almeno 35 milioni di euro, necessari a coprire parte di queste gravi perdite. La situazione drammatica è acuita dalla mancanza ancora di una misura e strumenti per contenere e ristorare il sistema. Lo denuncia Coldiretti Sardegna leggendo uno scenario fuori controllo e non ancora arginato.

I numeri lo certificano con oltre 225.000 animali che non genereranno reddito per le aziende, considerati i più di 176.000 capi che saranno improduttivi di latte e agnelli a cui si sommano i 50.000 animali morti (su 1,4 milioni di capi presenti – fonte ultimo bollettino Istituto Zooprofilattico della Sardegna). «Cifre impressionanti – spiegano dall’Associazione – che portano ad altre ripercussioni negative per il sistema economico. A subire un contraccolpo della crisi legata alla Lingua blu, infatti, sono anche: il mercato del lavoro (calo delle entrate per le aziende e minor numero di capi corrisponde a una minor offerta occupazionale); calo dei consumi; minor gettito fiscale per le casse regionali; minore offerta per il consumatore e per i mercati di formaggi e carni agnello; calo generalizzato del benessere locale». 

Per Coldiretti Sardegna le proporzioni attuali del problema sono strettamente connesse «all’assenza di azioni efficaci di gestione del problema» tanto che l’emergenza sanitaria e finanziaria appare tutt’altro che risolta, nonostante i ripetuti allarmi lanciati dagli allevatori dell’Associazione. I provvedimenti adottati fin qui dalla Regione non solo non sono sufficienti a contenere il dramma in atto, ma all’orizzonte non si intravvede ancora una misura efficace. Il piano di contenimento dell’epidemia di Lingua blu, mai decollato realmente, ha lasciato molte zone dell’isola senza interventi tempestivi e adeguati con le conseguenze sempre più gravi che si vedono ancora oggi.

«La situazione che fotografiamo oggi – prosegue Coldiretti – conferma non solo che le risorse stanziate – pari a 13,5 milioni di euro – risultano del tutto inadeguate a fronteggiare l’escalation della situazione, ma che ormai serve il piano emergenziale, promesso e mai attuato, per ristorare gli allevatori colpiti. Con il numero di capi morti in vertiginosa crescita, si rende indispensabile l’unità di crisi promessa ed è urgente un intervento finanziario massiccio, oltre alla creazione della task force regionale operativa e di un’unità di crisi, misure promesse ma non ancora concretizzate».

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