• 4 Settembre 2025
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I Consorzi di Bonifica legittimati ad accedere ai terreni per le manutenzioni: sentenza del Tribunale di Sassari

Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna 2
Risolto a favore del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna un contenzioso con il proprietario di un fondo, che aveva ripetutamente ostacolato l’ingresso al suo terreno dei tecnici e degli operai per la riparazione di un guasto alla condotta consortile.

CHILIVANI | 4 settembre 2025. Il conduttore di un terreno attraversato da impianti e infrastrutture di un Consorzio di Bonifica deve sempre consentire l’accesso ai tecnici e agli addetti alla manutenzione. È quanto stabilito dal Tribunale di Sassari con una sentenza del 24 agosto, destinata a fare scuola.

Nello specifico, il riferimento è a una vicenda risalente allo scorso luglio, quando, all’interno di un terreno ricadente in uno dei comprensori amministrati dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, si verificò la rottura di una condotta irrigua consortile. Il guasto provocò l’interruzione dell’acqua a decine di aziende agricole. I tecnici dell’Ente, chiamati a intervenire con urgenza insieme all’impresa incaricata delle manutenzioni, si trovarono però davanti agli ostacoli opposti dal conduttore del terreno, che impedì più volte l’accesso all’area.

Il contenzioso è arrivato davanti al giudice, che ha riconosciuto la piena legittimità dell’operato del Consorzio e ha condannato i resistenti al pagamento delle spese di lite.

Voce Indisponenza

«È raro e quanto mai improbabile che i tecnici e le imprese si trovino sbarrati gli accessi ai fondi in caso di guasti – spiega Toni Stangoni, presidente del Consorzio –. La collaborazione è infatti sempre massima, perché i consorziati sono consapevoli che la rete irrigua si estende per chilometri attraversando diverse proprietà. Ma il caso che si è verificato a luglio va in direzione opposta a questo fondamentale spirito di collaborazione alla base del funzionamento di un consorzio».

Il Tribunale ha ribadito che il Consorzio non solo ha il diritto, ma anche il dovere di accedere ai fondi attraversati dalle condotte per effettuare le manutenzioni, indipendentemente da eventuali piantumazioni o manufatti presenti che possano ostacolarne l’attività.

«Con questo pronunciamento – sottolinea il direttore generale del Consorzio, Giuseppe Bellu – il Tribunale ha fissato un precedente giurisprudenziale di grande valore per tutti i Consorzi di Bonifica, riaffermando il principio che la gestione e la salvaguardia del servizio irriguo, bene primario per l’agricoltura, non possono essere ostacolate da iniziative individuali».

La sentenza rappresenta una vittoria significativa per il Consorzio del Nord Sardegna e un segnale chiaro a tutela delle aziende agricole, che nei mesi estivi dipendono in maniera vitale dall’acqua per garantire la sopravvivenza delle colture.

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