• 3 Novembre 2024
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«Il Comune di Buddusò non ha perso il finanziamento per l’asilo nido».

Comune di Budduso Massimo satta sindaco
Il sindaco Massimo Satta replica alle accuse dell’opposizione.

BUDDUSÒ | 19 luglio 2024. «Saranno 387 i Comuni destinatari dei fondi Pnrr per gli Asili Nido, e Buddusò si è piazzato al 1041esimo posto in graduatoria». È la risposta del sindaco Massimo Satta all’attacco della minoranza “Per Buddusò”, che aveva criticato l’Amministrazione per aver perso un finanziamento che, a detta dei consiglieri di opposizione, era già pronto ad arrivare (leggi). Ma non è così, dice Satta, che comunque assicura che il Comune si sta già attivando per provare a offrire questo servizio alla popolazione. «Il Comune di Buddusò intende intervenire, come già accennato più volte in Consiglio comunale, nella realizzazione di posti aggiuntivi di asilo nido – dice il primo cittadino – adeguando due aule della scuola materna rendendole idonee per adibirle ad asilo nido».

Controllo visivo

Tornando alle critiche per aver «perso» il finanziamento Pnrr, il sindaco Satta entra nei dettagli della questione. «Il Comune di Buddusò non ha perso il finanziamento per l’asilo nido – dice il primo cittadino –: è presente nell’allegato 4 dell’elenco di cui al decreto 79 del 30 aprile 2024 del Ministro dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che classifica gli enti che nel 2021 avessero avuto più di 60 bambini nelle fasce di età 0-2 anni e una copertura del servizio inferiore al 35 per cento secondo dati Istat. La procedura di finanziamento è stata avviata successivamente con un avviso pubblico datato 15 maggio 2024. Il Comune di Buddusò è risultato nella posizione 1041, il finanziamento tuttavia copriva le esigenze degli enti classificati fino al 387. Per attivare un intervento a Buddusò lo Stato avrebbe dovuto reperire almeno 440 milioni di euro aggiuntivi». Denari che al momento non sono presenti nelle casse dello Stato a questo scopo e chissà se e quando lo saranno. 

Se anche quei fondi aggiuntivi dovessero essere stanziati, dice ancora il sindaco Satta, esisterebbero comunque diversi vincoli procedurali e temporali. «L’impegno chiesto ai Comuni – spiega – riguarda la costruzione/ampliamento per un numero di 24 posti, o superiore, oppure inferiore ma comunque superiore a 20, con riduzione del finanziamento. I Comuni beneficiari delle risorse Pnrr sono poi onerati da tutti i vincoli e le procedure relative: deve essere garantita l’alimentazione con cadenza mensile del sistema ReGis per il monitoraggio e la rendicontazione, deve essere garantito il rispetto del principio Dnsh, ovvero vincoli per motivi ambientali, gli obblighi di comunicazione e pubblicità ivi compresa la cartellonistica dedicata, garantire un sistema di controlli interni amministrativo-contabili. Ma soprattutto, trattandosi di risorse Pnrr, i lavori devono essere aggiudicati entro il 31 ottobre 2024 e terminati entro e non oltre il 31 marzo 2026. I comuni che dovessero essere finanziati successivamente a scorrimento delle graduatorie, avranno di fronte un orizzonte temporale per la spesa molto limitato».

A.C.

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