• 26 Aprile 2024
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Buddusò in lockdown: ordinanza del Sindaco

Budduso panorama sindaco

Buddusò in lockdown. «Visto l’aumento dei casi Covid-19 in paese (101) e per evitare il dilagare del virus, ho emanato l’ordinanza numero 35, che prevede la chiusura (lockdown) dal 24 novembre al 3 dicembre». È questa la decisione del sindaco Massimo Satta vista l’evolversi della situazione della diffusione dell’epidemia da Coronavirus nel territorio comunale. Dopo un confronto avvenuto tra l’Amministrazione comunale e i medici del servizio igiene pubblica dell’ATS Olbia è emerso infatti, a seguito del recente screening sulla popolazione, un forte aumento del numero di positivi, con alcuni casi in condizioni critiche.
Alla luce di questa condizione, a partire dal giorno 24 novembre e sino al 3 dicembre 2020, salvo ulteriore proroga espressa:

  • è vietato ogni spostamento nell’ambito del territorio del comune di Buddusò, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, di studio, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, certificati e dichiarati in un apposito modello di autocertificazione. Sono consentiti gli spostamenti necessari alla coltivazione dei terreni per uso agricolo, l’allevamento del bestiame e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo. Resta fermo che tali spostamenti sono consentiti in auto solamente con persone appartenenti al proprio nucleo familiare.
  • durante i fine settimana (venerdì, sabato e domenica) a partire dalle ore 20:30 e fino alle ore 5.00 del giorno successivo, sono consentiti gli spostamenti motivati esclusivamente da ragioni di salute, necessità e/o lavoro;
  • la sospensione dell’attività didattica in presenza per tutti gli ordini e gradi delle scuole del territorio comunale;
  • la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentito il servizio di asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22:00, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, sia per l’attività̀ di preparazione che di trasporto;
  • la sospensione delle attività di servizi alla persona (quali estetisti e parrucchieri), orologeria/oreficeria, fioristi, commercio di abbigliamento e calzature. Resta consentita, ove possibile, la consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico sanitarie;
  • le attività che continuano ad essere aperte al pubblico (ad esempio negozi di generi alimentari, uffici bancari, uffici postali, edicole, agenzie assicurative, tabacchini, ferramenta, lavanderie, mangimi, rivendita bombole, rivendita legname, farmacie e parafarmacie, attività artigianali, autolavaggio ecc.) si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario. Se i locali non consentono il distanziamento previsto, i clienti possono accedere uno alla volta;
  • la chiusura, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, dei mercati ed il divieto della vendita ambulante itinerante e porta a porta. È consentita, previa formale richiesta di autorizzazione al Comune, l’occupazione di un posteggio fisso, individuato in via Mons. Sini, fronte scuola primaria, per le sole attività del settore alimentare;
  • la chiusura al pubblico degli uffici comunali i quali, comunque, garantiranno i servizi essenziali e riceveranno previo appuntamento telefonico;
  • la chiusura al pubblico del cimitero, dell’eco-centro comunale, degli impianti sportivi e del parco giochi in località “La Madonnina”;
  • la sospensione di tutte le cerimonie civili. Sono consentite le celebrazioni religiose, compresi i funerali, con la presenza massima consentita di 30 persone;
  • la sospensione di tutti gli eventi e delle competizioni sportive e i relativi allenamenti;
  • la possibilità di svolgere individualmente attività̀ motoria e/o sportiva all’aperto;
  • di ridurre, ove possibile, gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio comunale, che dovranno essere, in ogni caso, tracciati mediante autocertificazione.
    È vietata inoltre ogni forma di raduno conviviale e non, in luoghi pubblici e/o privati, ivi compresi i raduni conseguenti all’attività venatoria svolta nel territorio comunale, nelle sedi sociali di associazioni sportive o culturali.

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