• 28 Agosto 2025
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Lanusei. Allarme bocconi avvelenati nel bosco Selene, morti tre cani e altrettanti gatti

Gruppo cinofili Corpo forestale
Il Nucleo Cinofilo Antiveleno del Corpo Forestale, nonostante abbia bonificato l’area, raccomanda la massima cautela ai proprietari di animali.

LANUSEI | 28 agosto 2025. Sei animali da compagnia – tre cani e tre gatti – morti e altri tre (cani) rimasti intossicati. È il bilancio dei recenti avvelenamenti registrati nel bosco Selene di Lanusei, in particolare vicino alle strutture sportive e ricettive frequentate da cittadini e turisti. Gli episodi, avvenuti nelle ultime settimane, hanno spinto il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale a mobilitare il Nucleo Cinofilo Antiveleno per la bonifica dell’area.

I casi sono stati documentati dal Servizio Veterinario dell’Asl e da diversi ambulatori, cui i proprietari si sono rivolti in emergenza. La serialità degli episodi, avvenuti in un’area molto visitata, ha destato allarme tra la popolazione e preoccupazione nell’Amministrazione comunale. La zona interessata comprende infatti il parco archeologico, sentieri escursionistici, un parco giochi, locali pubblici e aree attrezzate per i pic-nic.

Il Corpo Forestale ha già informato la Procura della Repubblica di Lanusei, alla quale sarà trasmessa un’informativa con i primi esiti investigativi. Nel frattempo, gli animali deceduti sono stati sottoposti ad analisi dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna per identificare la sostanza usata nelle esche. I referti, attesi nei prossimi giorni, potrebbero offrire elementi decisivi alle indagini.

Nonostante le operazioni di bonifica con l’ausilio del cane molecolare “Dada” dell’Università di Sassari, non è possibile escludere la presenza di residui tossici o nuovi tentativi di avvelenamento. Per questo motivo il Corpo forestale raccomanda la massima cautela ai proprietari di animali che frequentano la zona.

I Nuclei Cinofili del Corpo Forestale, istituiti nell’ambito del progetto Life Safe for Vultures, a tutela del grifone dal rischio di avvelenamento, operano su tutto il territorio regionale. Sono in particolar modo impegnati nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS), a tutela dell’avifauna che fa parte della Rete Natura 2000, una rete ecologica diffusa in tutta l’Unione Europea con l’obiettivo di tutelare gli habitat naturali, la fauna selvatica e le specie vegetali naturali. In Sardegna l’attività dei Nuclei cinofili è rivolta anche a prevenire qualsiasi danno agli animali selvatici e domestici in ogni luogo aperto in cui si è avuta notizia di fenomeni di avvelenamento.

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