• 29 Aprile 2024
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Oristano, nonostante il divieto di avvicinamento va dall’ex compagna e l’aggredisce: arrestato

Polizia Oristano
Il fermo è stato possibile grazie alle foto scattate dalla ragazza poco prima di subire l’aggressione. L’uomo si trova nel carcere di Massama a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

ORISTANO | 7 marzo 2024. La Polizia di Stato di Oristano ha arrestato un giovane per atti persecutori, percosse e violazione di domicilio ai danni della ex compagna e per la violazione del divieto di avvicinamento alla donna e dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza. Misure cautelari quest’ultime adottate nel corso di un procedimento penale già avviato per reati analoghi.

A chiedere l’intervento delle Forse dell’ordine è stata la stessa donna dopo l’aggressione da parte del giovane, poi datosi alla fuga. Arrivati nell’abitazione, gli Agenti della Questura hanno affidato la vittima alle cure dei sanitari e poi hanno avviato le ricerche dell’uomo. Lo hanno individuato poco dopo nelle vicinanze della casa, riconoscendolo grazie alla descrizione e alle foto scattate dalla donna con il proprio cellulare.

Dopo il fermo, è stato condotto nella locale Casa circondariale di Massama a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Al giovane è stata inoltre notificata la misura di prevenzione dell’ammonimento del Questore per violenza domestica.

«Quanto avvenuto – spiegano dalla Questura – costituisce una delle prime applicazioni della più recente normativa di contrasto alla violenza di genere, che ha previsto l’applicabilità dell’istituto dell’arresto in flagranza differita nei confronti degli autori dei delitti di maltrattamenti contro familiari e conviventi, di atti persecutori o di violazione delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

L’istituto della flagranza differita consente infatti di procedere all’arresto anche sulla base di documentazione videofotografica o altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica dalla quale emerga inequivocabilmente la sussistenza del reato».

In questo caso specifico l’arresto è stato possibile grazie alle foto scattate dalla ragazza poco prima di subire l’aggressione e prontamente consegnate agli investigatori, i quali, sulla scorta della nuova normativa, le hanno potute utilizzare per eseguire la misura precautelare nei confronti del giovane che è stato così subito condotto in carcere.

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