Ristori Lingua blu, Cia Sardegna: «Bene revisione degli importi, ora serve però maggiore prevenzione»

Svolta ieri a Cagliari la riunione del tavolo verde con le associazioni del comparto agricolo, convocata per discutere su alcune tematiche che interessano il settore.
CAGLIARI | 30 maggio 2025. Al tavolo verde convocato ieri a Cagliari dall’assessorato regionale all’Agricoltura con le associazioni del comparto agricolo sono stati resi noti gli importi stabiliti per gli indennizzi per la blue tongue 2024. Si tratta di 300 euro per capo morto iscritto al libro genealogico, 210 euro a capo morto non iscritto e 8 euro per ciascun capo presente in allevamento al momento della segnalazione del focolaio. L’Agenzia Laore si occuperà di raccogliere le domande e pagare gli indennizzi e ha già provveduto a richiedere all’assessorato della Sanità i dati di chiusura dei focolai e dei capi iscritti agli albi genealogici. Una volta acquisiti questi elementi, presumibilmente entro il mese di giugno, la Regione si è impegnata a pubblicare l’avviso per la presentazione delle domande.
«Prendiamo atto dei nuovi importi determinati dal tavolo interassessoriale, una revisione rispetto al passato che avevamo sollecitato da tempo», dichiara la Cia Agricoltori Sardegna, che ieri ha partecipato all’incontro in assessorato.
«Assodato che nessun ristoro, in assoluto e per tutte le produzioni, compenserà mai per intero i danni subiti dalle aziende – aggiungono i vertici di Cia Sardegna –, oltre che celerità nell’erogazione degli indennizzi è indispensabile – come da noi già evidenziato in passato –, agire con efficacia sulla prevenzione, onde evitare il ripetersi delle stagioni drammatiche vissute negli anni dal comparto», aggiungono i vertici di della Confederazione.
Nel prendere atto del passo positivo compiuto in avanti, Cia ribadisce inoltre la raccomandazione che «oltre ai piani di vaccinazione per la Lingua blu, è indispensabile intensificare, in termini di prevenzione, la lotta all’insetto vettore, anche sulla falsa riga delle azioni adottate per contrastare la diffusione delle cavallette».
Sugli altri temi discussi al tavolo verde, Cia Sardegna prende ugualmente posizione. Riguardo all’annuncio dell’assessore Satta sulle agenzie regionali, Cia Sardegna si dice d’accordo: «Sono anni che auspichiamo una riforma delle agenzie per renderle più confacenti alle esigenze dell’agricoltura sarda». E infine un’ultima esortazione: «Sollecitiamo il pagamento dei saldi delle spettanze PAC dovuti alle aziende che ancora non li hanno percepiti. Le aziende agricole sarde, alle prese con mille difficoltà, li aspettano come l’ossigeno».
Tra gli altri temi del tavolo, grazie alla presenza dei direttori generali delle agenzie, è stato comunicato un aggiornamento della spesa sia sui fondi comunitari che sui fondi regionali. Per quanto riguarda la domanda unica 2024, chiusa l’attività di validazione delle superfici eleggibili, con l’ultimo decreto approvato lo scorso 27 maggio da 35 milioni di euro, è stato raggiunto lo stesso livello di spesa dell’anno precedente, pari a circa 192 milioni di euro. Restano da pagare altri 35 milioni circa, che saranno oggetto di un nuovo decreto di pagamento entro il mese di giugno. Con quest’ultimo si conta di raggiungere l’obiettivo di spesa richiesto del 95%. Lo stesso vale per le misure di sviluppo rurale: nel solo mese di maggio sono stati approvati decreti di pagamento per oltre 18 milioni di euro e già la prossima settimana ne verrà adottato un altro. Tra questi, sono stati pagati anche 8 milioni di euro a valere su Misure di investimento. Entro l’estate, inoltre, Laore provvederà a pubblicare i bandi per i riproduttori suini e ovini oltre agli avvisi per le calamità verificatesi nel 2022 e 2023, per le quali non era mai stata adottata una declaratoria di eccezionale avversità atmosferica.
L’assessore ha voluto rappresentare alle associazioni alcune azioni, oggetto di valutazione da parte dell’Autorità di gestione, finalizzate ad agevolare la spesa delle risorse del PSR 2014-2023, oramai prossimo alla chiusura. In merito, il direttore di Argea, Gianni Ibba, ha ribadito la necessità di ricevere quante più domande di pagamento possibile, in modo da poter procedere con le istruttorie e le liquidazioni entro la fine dell’anno. «Purtroppo – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta – i ritardi accumulati negli anni nell’esecuzione delle istruttorie, non consentono molti margini di manovra, soprattutto in un tempo così limitato. È necessario chiudere questa programmazione per avviare energicamente quella successiva per la quale, ad oggi, non sono stati pubblicati neppure i bandi, nonostante siano trascorsi già due anni».
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