• 12 Giugno 2025
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Sassari, scoperto dalla GdF di Oristano giro di fatture false per oltre 25 milioni di euro

Guardia di Finanza Oristano 2
Indagate quattro persone di origine cinese. Perquisizioni delle Fiamme Gialle anche a Milano e Roma.

ORISTANO | 12 giugno 2025. Un articolato meccanismo di frode fiscale è stato smantellato dalla Guardia di Finanza di Oristano, che ha individuato una rete riconducibile a una coppia di coniugi cinesi. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Sassari e ancora in corso, ha svelato l’esistenza di una società “cartiera” operante a Sassari, con ramificazioni a Roma e Milano. Attiva da almeno quattro anni, l’azienda avrebbe generato fatture false per oltre 25 milioni di euro, omettendo il versamento dell’iva sulle operazioni certificate per circa 4,8 milioni di euro.

Dall’inchiesta è emerso che la società era intestata a un prestanome ma gestita nei fatti dalla coppia, la quale, fingendosi semplice dipendente, ne controllava le attività. L’impresa fatturava a favore di soggetti economici gestiti perlopiù da cinesi sparsi sul territorio nazionale, incassando i proventi e trasferendoli su conti correnti esteri, prevalentemente in Oriente, tramite bonifici, per renderne difficile la tracciabilità.

Parallelamente, dagli approfondimenti di indagine è emersa la presenza anche di un circuito di imprese, tutte riconducibili al medesimo dominus, operanti mediante il metodo dell’”apri e chiudi”, che non avrebbero dichiarato, nell’ultimo decennio, ricavi per oltre 2,6 milioni di euro, evadendo l’iva per 500 mila euro e il versamento delle ritenute IRPEF e previdenziali per oltre 300 mila euro. Le attività commerciali coinvolte spaziavano dalla grande distribuzione di casalinghi e abbigliamento al bricolage, fino alla ristorazione e alla vendita di prodotti di telefonia legati a marchi noti. I titolari formali erano spesso soggetti con profili patrimoniali e reddituali molto bassi, scelti per schermare i reali gestori e i propri familiari, che figuravano solo come dipendenti delle varie società di volta in volta sostituite.

Su ordine dell’Autorità giudiziaria sassarese, le Fiamme Gialle, con circa 60 militari, hanno perquisito nelle province di Sassari, Milano e Roma le sedi di due società di capitali, cinque ditte individuali, le abitazioni delle quattro persone, tutte di nazionalità cinese, indagate e tre studi contabili di riferimento. Tra i reati contestati ai presunti evasori: emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento/distruzione di documenti contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, omesso versamento delle ritenute previdenziali ed autoriciclaggio.

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