• 13 Settembre 2025
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Ozieri, dieci anni di episcopato per mons. Corrado Melis

Ordinazione mons. Corrado Melis
Il vescovo di Ozieri festeggia oggi l’importante anniversario della sua ordinazione avvenuta il 13 settembre del 2015. «Quel giorno non è stato solo l’inizio di un ministero, ma l’inizio di una storia d’amore: tra un pastore e il suo popolo. Una storia fatta di ascolto, fatiche, sorrisi, perdono e fiducia reciproca».

OZIERI | 13 settembre 2025. Giornata speciale oggi per la Diocesi di Ozieri e in particolare per il vescovo mons. Corrado Melis, che festeggia 10 anni di episcopato. Un cammino iniziato il 13 settembre del 2015, con l’ordinazione in piazza Garibaldi per mano dell’allora arcivescovo Giovanni Angelo Becciu.

«Carissimi fratelli e sorelle, oggi, a dieci anni dalla mia ordinazione episcopale – si legge nella lettera di mons. Melis rivolta alla comunità diocesana –, sento il bisogno profondo di fermarmi un momento e dire grazie. Grazie al Signore, che mi ha chiamato e accompagnato. Grazie a voi, che siete stati la mia Chiesa, la mia famiglia, la mia strada.

II 13 settembre 2015, ho ricevuto l’ordinazione episcopale e, con essa, un legame indissolubile con la Chiesa di Ozieri. Quel giorno non è stato solo l’inizio di un ministero, ma l’inizio di una storia d’amore: tra un pastore e il suo popolo. Una storia fatta di ascolto, fatiche, sorrisi, perdono e fiducia reciproca.

Vorrei che questo anniversario fosse sentito come “nostro”, perché ogni passo, ogni scelta, ogni prova, l’abbiamo vissuta insieme. E se qualcosa di bello è accaduto, è stato frutto della grazia di Dio e della corresponsabilità di tutti. Nessuno cammina da solo.

Un cammino di relazioni, non di prestazioni

In questi anni ho imparato che il cuore dell’episcopato non è il fare, ma l’incontrare. Non le attività, ma le persone. Ho cercato di costruire relazioni fondate sulla stima, sul dialogo, sull’ascolto sincero. Ho fallito molte volte, lo so. Ma mai ho smesso di voler bene e di voler camminare insieme.

La misericordia ha sostenuto la mia fragilità

Il Signore mi ha educato anche attraverso la sofferenza. Le prove non sono mancate. Ma posso dire, con il cuore in pace, che la sofferenza non mi ha mai tolto la speranza. Anzi, è diventata spazio dove ho potuto sperimentare la tenerezza di Dio, la sua forza che si manifesta proprio quando mi sentivo più fragile.

Non sono un Vescovo speciale. Non ho carismi straordinari. La mia fede è rimasta semplice, fragile come quella di chiunque altro. Ma ho visto lo Spirito agire nonostante me, e questo mi ha insegnato che la Chiesa è opera Sua, non nostra.

Il popolo di Dio: una ricchezza immensa

In questi dieci anni ho conosciuto e amato tanti sacerdoti, diaconi, laici, giovani, famiglie, anziani. Ho imparato da ciascuno. La vostra fede concreta, spesso silenziosa, è stata per me una scuola di Vangelo.

Ai sacerdoti e diaconi, dico grazie. Siete stati fratelli e compagni. La mia missione si compie attraverso la vostra dedizione quotidiana. So che non è sempre facile, ma credo profondamente che nell’unità del presbiterio c’è una bellezza e una forza che può cambiare il mondo.

Ai laici, la parte più numerosa della nostra Chiesa, voglio esprimere la mia ammirazione. In famiglia, nel lavoro, nella vita sociale, siete lievito nella massa. La vostra presenza negli ambiti civili e ecclesiali è segno di un Vangelo vivo, incarnato, reale.

Un pensiero speciale va ai giovani: siete il presente, non solo il futuro. Abbiate coraggio, formatevi bene, cercate la verità. La Chiesa ha bisogno della vostra passione, della vostra libertà, del vostro cuore intero.

Per chi soffre: siete nel mio cuore

Non posso dimenticare i poveri, gli ammalati, i carcerati, gli immigrati, le famiglie in difficoltà. Siete voi il volto crocifisso ma anche risorto del Signore. La Chiesa vi appartiene. Non siete ai margini, siete il centro del Vangelo.

Guardando avanti, con fiducia

Dieci anni sono un tempo significativo. Ma non sono un traguardo. Sono una nuova partenza. Guardo avanti con il desiderio di servire ancora, di ascoltare di più, di amare meglio.

Come ho fatto fin da bambino, metto tutto nelle mani di Maria. Lei sa custodire ciò che noi spesso non comprendiamo. E ogni giorno, offro l’Eucaristia per voi, con gratitudine e affetto.

Vi abbraccio uno ad uno. Vi benedico con cuore di padre, fratello e amico».

✠ don Corrado


Monsignor Corrado Melis è nato a Sardara l11 marzo del 1963. Ha intrapreso il cammino verso il sacerdozio nel 1974, quando fece ingresso nel seminario minore diocesano di Villacidro. Dopo la maturità classica ha proseguito gli studi nella Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna a Cagliari, dove nel 1988 ha conseguito la licenza in Teologia. Nello stesso anno, Il 25 giugno, è stato ordinato presbitero dal vescovo Giovanni Paolo Gibertini per la diocesi di Ales-Terralba.

I primi incarichi pastorali. Nei primi anni di ministero, ha prestato servizio come vicario parrocchiale a Santa Barbara in Villacidro e come assistente diocesano dei Giovani di Azione Cattolica (1988-1993). Dal 1991 al 1994 è stato vicerettore del seminario diocesano, dal 1993 al 1998 animatore al Pontificio Seminario regionale della Sardegna e per dieci anni, fino al 2004, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano (1994-2004). Nell’arco di questi anni è stato anche cappellano a Montevecchio (1996-2001) e, dal 1998, vicario e poi amministratore parrocchiale a San Nicolò a Guspini. Nel 2001 è stato nominato parroco di San Bernardino a Mogoro, incarico che ha mantenuto fino al 2011, prima del ritorno nella parrocchia di Santa Barbara a Villacidro. Nella sua diocesi, ha assunto anche diverse responsabilità diocesane: vicario episcopale per l’evangelizzazione e l’educazione, direttore della Pastorale della famiglia e dell’ecumenismo, oltre che membro del Collegio dei consultori e del Consiglio diocesano per gli affari economici.

La nomina a vescovo. Il 18 luglio 2015 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Ozieri, succedendo a mons. Sergio Pintor, dimessosi per raggiunti limiti di età. L’ordinazione episcopale è avvenuta il 13 settembre dello stesso anno in piazza Giuseppe Garibaldi a Ozieri, per mano dell’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, con i vescovi Giovanni Dettori e Sebastiano Sanguinetti come co-consacranti. Al termine della celebrazione ha preso possesso della Diocesi ozierese, entrando nella cattedrale dell’Immacolata. Il 9 novembre 2018, con una celebrazione solenne, ha dato avvio alla sua prima visita pastorale tra le parrocchie della diocesi. Il 9 giugno 2020 è stato eletto segretario della Conferenza episcopale sarda, incarico che ha mantenuto fino all’11 aprile di quest’anno.

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