Blocco movimentazione Bovini, Cia Nord Sardegna: «Ancora nessun provvedimento. Così si rischia il collasso»
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SASSARI. Il virus dei cervi arrivato in Sardegna ha causato lo stop alla movimentazione dei capi bovini e ovini creando un vero e proprio danno economico.
«Sono passati dieci giorni dall’incontro con la Presidenza del Consiglio, assessorati a Sanità, Ambiente e Agricoltura ma nulla è ancora cambiato», denuncia in una nota Cia Nord Sardegna preoccupata del fatto che «anche se è stata fatta una deroga sul blocco della movimentazione dei bovini, si rischia il collasso per gli allevatori».
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«Chiediamo alla Regione notizie sul monitoraggio dei focolai, degli impegni presi dieci giorni fa all’incontro sull’emergenza e sulla vigilanza di cervi e daini che rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione».
«Il blocco della movimentazione dei capi bovini non sarà la soluzione – spiega il presidente Cia Nord Sardegna Michele Orecchioni – in quanto il virus si è diffuso tramite gli insetti culicoidi attraverso i venti, come confermato dall’istituto zooprofilattico di Sassari, e non tramite un capo infetto».
«Speriamo che al 9 dicembre – conclude Orecchini – ci siano risposte e notizie positive o sarà il collasso definitivo del settore zootecnico».
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