Dermatite bovina, frenata dei contagi in Sardegna

Dal 14 agosto ad oggi individuati solo due focolai. L’assessore Bartolazzi: «La vaccinazione unica arma per sconfiggere la malattia in modo rapido e senza prolungare il blocco delle movimentazioni».
CAGLIARI | 22 agosto 2025. Dermatite nodulare bovina in decisa frenata in Sardegna: sono solo 2, infatti, i focolai individuati dal 14 agosto ad oggi, mentre dall’inizio del mese quelli registrati sono 7, di cui due immediatamente estinti. «Un dato sensibilmente più basso rispetto a quello del mese di luglio, quando i focolai confermati furono 36, e che si associa – si legge nella nota della Regione – ai progressi compiuti dalla campagna vaccinale nel corso delle ultime settimane. Invariate anche le zone di protezione e sorveglianza: la malattia appare sotto controllo e circoscritta alle aree in cui si è già manifestata».
Complessivamente, sono 42 i focolai di Dermatite bovina confermati ad oggi nell’isola, di cui 11 quelli estinti. I capi vaccinati, su tutti i territori, sono 114.700, corrispondenti al 40,53% della popolazione bovina dell’isola, mentre gli stabilimenti in cui sono stati immunizzati tutti gli animali ammontano a 3225, oltre il 41% del totale.
«Persiste ancora qualche problema in alcuni territori fortemente caratterizzati dalla presenza di pascolo brado, dove è più complicato radunare le mandrie e su cui stiamo già intervenendo con ulteriori misure di rinforzo, organizzative e di personale», spiega l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi. «I dati sull’andamento della malattia sono tuttavia confortanti e ci segnalano, ad un mese esatto dal suo avvio, che la campagna vaccinale sta funzionando. Per questo – prosegue Bartolazzi – sollecito ancora una volta tutti gli allevatori ad affidarsi con fiducia all’assistenza dei servizi veterinari locali: la vaccinazione è l’unica arma che ci consentirà di sconfiggere la malattia in modo rapido e senza prolungare il blocco delle movimentazioni».
Sulla stessa linea l’assessore dell’Agricoltura Gianfranco Satta: «Il Nuorese rimane ancora l’area più colpita. Ma registriamo le estinzioni dei focolai a Sassari e in Gallura: un risultato importante che testimonia l’impegno di allevatori, veterinari e istituzioni per la tutela del patrimonio zootecnico e la prevenzione della diffusione della malattia».
Satta ricorda poi gli aggiornamenti sulla situazione della Lingua blu nell’isola, per sottolineare ancora una volta l’importanza della vaccinazione: «Al 20 di agosto abbiamo solo 55 capi morti, contro gli 11 mila del 2024 e tutti in allevamenti che non risultano aver aderito alla vaccinazione». Infine una rassicurazione agli operatori del comparto: «Gli indennizzi copriranno tutte le eventuali perdite da parte degli allevatori: la Regione approvato stanziamenti per circa 30 milioni di euro per far fronte alle necessità delle aziende».
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