• 6 Dicembre 2025
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Ictus, il fattore tempo è decisivo: il recente caso di Sassari lo conferma

STAFF STROKE UNIT Aou Sassari
Alla Stroke unit dell’Aou introdotto il Tenecteplase, farmaco trombolitico di ultima generazione che agisce in pochi secondi. La direttrice della Stroke Unit, Alessandra Sanna: «Occorre riconoscere subito i sintomi di un ictus. La nostra priorità è garantire percorsi di cura rapidi e coordinati».

SASSARI | 6 dicembre 2025. Un malore improvviso, la prontezza dei vicini di casa che allertano immediatamente il 112 e una vita salvata. Un recente episodio avvenuto a Sassari testimonia in modo emblematico quanto, in caso di ictus, il fattore tempo sia determinante. Solo una frazione dei pazienti, infatti, raggiunge l’ospedale in tempo utile per ricevere le terapie più efficaci, ma questo caso dimostra come il riconoscimento precoce dei sintomi e l’attivazione tempestiva della catena dei soccorsi possa fare la differenza tra la vita e la morte, o tra un recupero completo e una disabilità permanente.

«La nostra priorità è garantire percorsi di cura rapidi e coordinati. Occorre quindi abbreviare i tempi: nell’ictus si parla di minuti, non di ore», spiega con chiarezza Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. «La rapidità della chiamata consente al 112 (118) la prenotifica che mette immediatamente in allerta la rete ictus e permette alla Stroke Unit di organizzarsi prima dell’arrivo del paziente».

Alessandra Sanna direttrice STROKE UNIT Aou Sassari
Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari

La struttura sassarese è un centro di secondo livello e, insieme a quella di Cagliari, rappresenta il riferimento regionale per le patologie cerebrovascolari. La gestione dell’ictus richiede una perfetta sinergia tra diverse figure professionali: dal medico del Pronto soccorso a quello della Stroke Unit, dagli infermieri dedicati al radiologo, fino all’anestesista. Un lavoro di squadra che prosegue durante la degenza con fisiatri, fisioterapisti e logopedisti, e non si conclude con le dimissioni, ma necessita di una presa in carico riabilitativa ospedaliera o territoriale.

Ma come può un cittadino comune riconoscere i segnali di un ictus? «La regola FAST consente di riconoscere un ictus in pochi secondi», sottolinea la dottoressa Sanna. «La scala FAST è un acronimo internazionale che permette a chiunque, anche senza competenze mediche, di identificare un possibile ictus. In particolare, F (Face, Faccia) significa che occorre chiedere alla persona di sorridere: se un lato del viso è “cadente” o la bocca è storta, è un segnale di allarme. A (Arms, braccia) indica che occorre chiedere di sollevare entrambe le braccia: se una non si alza, potrebbe trattarsi di un ictus. S (Speech, Linguaggio) occorre chiedere di ripetere una frase semplice: se il linguaggio è confuso o non comprensibile, occorre agire. T (Time, Tempo) è necessario chiamare subito il 112 (ex 118) l’intervento precoce aumenta le possibilità di recupero».

Sul fronte delle terapie, la Stroke Unit di Sassari ha inoltre introdotto l’utilizzo del tenecteplase, un farmaco trombolitico di ultima generazione somministrato con una singola iniezione endovenosa che agisce in pochi secondi. La Sardegna è stata la prima Regione in Italia ad adottarlo regolarmente. «Ha iniziato l’Arnas G. Brotzu di Cagliari, mentre la nostra unità operativa lo ha utilizzato per la prima volta il 20 agosto di quest’anno», ha spiegato la direttrice. «Il tenecteplase è stato utilizzato con successo per trattare un ictus ischemico acuto e si è avuto un significativo miglioramento clinico già nelle ore successive alla somministrazione. I farmaci sono fondamentali, ma nessuna terapia può essere efficace se il paziente non arriva subito in ospedale. In pochi minuti, in seguito a un ictus, possono essere persi milioni di neuroni, ma se si interviene in fretta si hanno maggiori possibilità che il paziente abbia salva la vita o che abbia una disabilità ridotta».

«Il nostro impegno, come Aou di Sassari, è quello di sostenere il lavoro della Stroke Unit e di promuovere la cultura della prevenzione e una corretta informazione rivolta alle cittadine e ai cittadini», ha dichiarato Mario Palermo, commissario straordinario dell’Aou. «La rapidità nel riconoscere i sintomi dell’ictus e l’accesso immediato alle cure sono fattori decisivi. Per questo stiamo investendo nel potenziamento delle terapie innovative e nella formazione continua dei nostri professionisti, con l’obiettivo di garantire ai pazienti un’assistenza sempre più tempestiva, sicura ed efficace».

Per diffondere questa cultura della prevenzione, la Stroke Unit aderisce al progetto internazionale FAST Heroes, dedicato alle scuole e alle famiglie, per diffondere la cultura del riconoscimento precoce dell’ictus e ridurre mortalità e disabilità nella popolazione.

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