• 16 Maggio 2024
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Reticolo idrografico: 8 milioni per i Comuni della Sardegna

Rischio idrogeologico, Reticolo idrografico

La Giunta regionale ha stanziato 8 milioni di euro in favore dei Comuni per la definizione del reticolo idrografico, in linea con il Piano per l’assetto idrogeologico, Pai. La somma sarà suddivisa in due annualità: 4 milioni per il 2020 e 4 per il 2021. Il reticolo idrografico, una volta validato dall’Autorità di Distretto, costituirà infatti il riferimento per gli studi di approfondimento dell’assetto idrogeologico e per gli eventuali interventi in aree a rischio idraulici e da frana, e contribuirà in maniera significativa a incrementare lo stato di previsione, quindi a ridurre i danni che possono derivare da un evento alluvionale.

I contributi saranno erogati in tre parti: la prima (50%) al perfezionamento dei provvedimenti contabili di impegno delle somme; la seconda (25%) alla trasmissione al Distretto idrografico della Sardegna di documenti, verifiche e cartografie del reticolo idrografico revisionato (entro 6 mesi dalla liquidazione del primo acconto); la terza (25%) ad avvenuta validazione della documentazione.

La programmazione finanziaria decisa nell’ultima seduta di Giunta va a sostegno dei Comuni nell’ambito della gestione del Pai e nasce dall’esigenza di disporre di un reticolo idrografico di riferimento preciso e il più fedele alla realtà e allo stato dei luoghi per risolvere e superare situazioni non più attuali, specie in riferimento a corsi d’acqua (o tratti di corsi d’acqua) che possono aver subito modifiche in seguito a eventi naturali o interventi di deviazione o derivazione. Si tratta, in questo caso, di incoerenze che se non opportunamente valutate o corrette, possono portare a errori nella definizione delle aree.

La verifica del reticolo idrografico nei singoli territori comunali servirà appunto per approfondire il quadro conoscitivo dell’assetto idraulico e idrogeologico del territorio e consentirà di disporre di informazioni e dati utili all’individuazione, modifica o conferma delle aree di pericolosità idraulica, elementi decisivi per una corretta disciplina del Pai.

«Con questa ulteriore misura di sostegno ai Comuni puntiamo sulla sicurezza per ridurre il rischio e aumentare la resilienza dei territori in aree ad alta pericolosità – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas – La Storia della Sardegna, anche e soprattutto quella recente, ci insegna che davanti a fenomeni dolorosi quali alluvioni e frane, insieme alla messa in sicurezza, è fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti di studio e analisi utili a pianificare e prevenire».

«La Giunta regionale è impegnata concretamente in una importante azione di tutela dei territori con l’obiettivo primario di salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni, alle attività economiche e al patrimonio architettonico e culturale delle Comunità minacciate da fenomeni di dissesto idrogeologico», ha concluso il Presidente.

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