• 10 Ottobre 2024
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Sard-IX, a Sassari arriva l’unico Internet Exchange della Sardegna

Simone Dore nel data center di Carbonazzi a Sassari
Dal 15 dicembre in città si può viaggiare a 10 gigabit per secondo. Il direttore tecnico di Nexim, Simone Dore: «Il nostro sogno è portare internet alla massima velocità in un luogo come la Sardegna dove la qualità di vita è insuperabile».

SASSARI. Si chiama Sard-IX, acronimo di Sardegna Internet Exchange, ed è un prodotto Nexim che porta a Sassari il primo Internet Exchange Point (Ixp) dell’isola, cioè un punto di interconnessione neutro attraverso il quale i principali provider di rete si connettono e scambiano traffico gratuitamente, rivoluzionando i vantaggi di navigazione sul web.

Detto così non fa molta impressione, ma in soldoni permetterà agli utenti sassaresi di accedere a Internet alla massima velocità possibile in Italia e in Europa: in città dal 15 dicembre si viaggia a ben 10 gigabit per secondo (2.5 gigabit per secondo in upload) rispetto a una media che finora è stata di 1 solo gigabit, con un tetto massimo di 5 per un solo fornitore di servizi.

Il progetto è stato presentato a Sassari dal direttore tecnico di Sard-IX, Simone Dore, un genio tutto sassarese trapiantato a Milano, fondatore di Nexim e inserito nel 2021 tra i migliori top manager in Italia dalla prestigiosa rivista Forbes.

Sard-IX Simone Dore

«Tutti gli Exchange hanno come base il traffico locale – ha affermato Dore –. Ciò significa che, se si va a cercare un film su Netflix si può evitare un percorso lunghissimo che ci costringeva a fare la ricerca magari a Milano, mentre ora si andrà a prenderselo a Sassari, dove c’è una replica dello stesso file direttamente nel data-center di Carbonazzi. Il traffico viene erogato dall’operatore o fornitore di contenuti OTT (over the top), cioè Facebook, Netflix, Amazon prime video, ecc.».

A Sassari al momento hanno già aderito al sistema il Comune con le strutture a esso collegate e l’Azienda Ospedaliero Universitaria, che ora viaggiano attraverso una banda ultralarga. Come ha spiegato Dore, l’Ixp è un punto di interconnessione neutro al quale si connettono tutti gli operatori che, facendo peering, scambiano traffico ad alta velocità e lo consegnano ad altri operatori che ne hanno necessità (ad esempio Google e Amazon).

Becugna copia

Per fare un esempio pratico, il sistema funziona come un hub aeroportuale che collega voli nazionali con voli internazionali, consentendo alle compagnie di scambiare passeggeri negli scali in aeroporti locali invece che in Paesi diversi, in modo da garantire viaggi a bassa latenza e ad alte prestazioni.

L’obiettivo principale dell’Ixp è quello di facilitare l’interconnessione attraverso un punto d’accesso di scambio, riducendo al minimo la parte del traffico di rete di un provider di servizi Internet, che altrimenti deve passare attraverso un provider upstream, cioè a monte della filiera. I vantaggi sono notevoli: dal miglioramento della larghezza di banda al trasferimento di dati ad alta velocità, dalla riduzione di latenza alla tolleranza d’errore.

Dal 2023 Sard-IX arriverà a Cagliari per poi estendersi a tutta la Sardegna: «Vogliamo creare un’isola completamente digitalizzata – ha annunciato Dore –. Un’isola alla quale, già da ora, è offerta la possibilità di ospitare grandi realtà internazionali, permettendo condizioni paritetiche a quelle di cui sono dotate, ad esempio, le aziende con base a Milano.

Il nostro sogno è che si possa godere di internet alla massima velocità con il piacere di vivere in un luogo dove la qualità della vita è insuperabile. Vogliamo fare in modo che non si abbia più paura di aprire una sede in Sardegna per il solo timore di un gap nelle connessioni rispetto alla penisola o al resto del mondo. Il nostro intento ora è quello di raggiungere in primo luogo la pubblica amministrazione».

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