• 10 Ottobre 2024
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Al Mater Olbia apre il reparto di Urologia

Mater Olbia Hospital
Da metà giugno, le prime visite ambulatoriali in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

OLBIA | 10 giugno 2024. Il Mater Olbia Hospital (MOH) apre il reparto di Urologia. L’unità operativa garantirà la ripresa dell’attività ambulatoriale e l’avvio, in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), di quella chirurgica per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie in ambito urologico. Un passo importante per l’offerta clinica e assistenziale del MOH, reso possibile grazie alla collaborazione tra l’ospedale e il Centro Urologico Europeo (C.U.r.E.), diretto dal dott. Giovanni Ferrari, la cui équipe abbraccia numerose branche dell’urologia, tra cui l’andrologia, l’uroginecologia e l’urologia oncologica.

«È utile sapere – spiega il dott. Ferrari – che la visita urologica è consigliata anche in assenza di sintomatologia, dai 50 anni in su, o in ogni caso di familiarità per patologie uro oncologiche o per altri fattori di rischio quali il fumo di sigaretta, l’abuso di alcool, l’alimentazione non corretta ma anche per i lavoratori a rischio».

La visita urologica è vivamente consigliata, a uomini e donne, in presenza di disturbi all’apparato urinario o genitale, come bruciore e dolore durante la minzione, ritenzione urinaria e presenza di sangue nelle urine, nonché per problematiche che afferiscono alla sfera sessuale. La visita andrologica è indicata per disturbi all’apparato riproduttivo maschile, mentre l’uroginecologia si occupa delle problematiche del tratto urogenitale femminile, trattando condizioni come l’incontinenza, le cistiti e i prolassi.

«Il progetto di collaborazione tra il nostro ospedale e il Centro Urologico Europeo – afferma Paolo Anibaldi, Direttore Sanitario del MOH – ha come focus lo sviluppo della chirurgia urologica oncologica che, grazie anche alla compresenza al Mater Olbia Hospital del reparto di oncologia e di radioterapia oncologica, garantisce una presa in carico dei pazienti a 360 gradi».

Tra i principali interventi di chirurgia mininvasiva che sarà possibile effettuare al Mater Olbia Hospital si segnalano il trattamento dell’ipertrofia prostatica con l’impiego di laser (HOLEP), trattamenti ejaculation sparing (REZUM, UROLIFT, ITIND), la resezione endoscopica di tumori vescicali (TURBT o TURV), e prostatici (TURP), l’ureterorenolitotrissia endoscopica, la litotrissia percutanea e chirurgia videolaparoscopica per patologie oncologiche e non di reni, ureteri, surrene, prostata.

«La domanda di cure urologiche proveniente dal territorio è significativa, e poter rispondere alle numerose richieste di trattamento delle patologie urologiche, dalle più semplici alle più complesse, inclusi i casi di neoplasie, rappresenta un passo molto importante», afferma Marcello Giannico, amministratore delegato dell’ospedale gallurese.

Il MOH dispone di otto posti letto per l’urologia; le attività ambulatoriali e chirurgiche sono erogabili in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

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