• 10 Dicembre 2025
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Consiglio Regionale al palo, salta il numero legale per 4 volte. Forza Italia: «Basta teatrini»

Consiglio regionale
I consiglieri azzurri attaccano la maggioranza.

CAGLIARI | 10 dicembre 2025. Clima tesissimo in Consiglio regionale della Sardegna, dove nella giornata odierna, mercoledì 10 dicembre, i lavori dell’Aula sono stati sospesi per ben quattro volte consecutive a causa della mancanza del numero legale. Un’impasse istituzionale che ha scatenato la reazione del gruppo di Forza Italia, il quale, attraverso una nota ufficiale, commenta così l’accaduto: «un’anomalia istituzionale che rischia di diventare prassi abituale e, nella sua pervicacia, svela la fragilità di questa presunta “maggioranza ampia”».

I quattro stop – secondo i consiglieri azzurri Cocciu, Chessa, Maieli, Marras, Piras e Talanas – «non sono “incidenti isolati: è un fatto che non si era mai verificato negli ultimi anni, neppure nella passata legislatura, e che ora, evidentemente, la “nuova” coalizione pare incapace o indisposta a garantire».

Detto ciò, il gruppo ricorda «che il numero legale rappresenta la soglia minima di partecipazione richiesta dallo Statuto per la validità delle deliberazioni e quando la maggioranza non è in grado, o non vuole, far convergere un numero sufficiente di suoi componenti, i lavori vengono bloccati».

«Questo per noi di Forza Italia non è un “mero problema procedurale”, ma un allarme democratico e istituzionale, dove le decisioni su temi cruciali, quali leggi regionali, finanziaria e scelte strategiche, rischiano di restare ferme per chiusura interna, non per ragioni di merito o responsabilità, ma per inerzia o calcolo politico. Se la maggioranza non è capace di garantire la semplice presenza in Aula, come potrà garantire la buona amministrazione e il governo serio della Regione? Che credibilità potrà avere chi accusa le opposizioni di ostruzionismo, quando poi non è in grado di assicurare neppure il numero legale?».

Il gruppo chiude con un appello: «Chiediamo ai responsabili di porre fine a questi “teatrini” e di assumersi la responsabilità di convocare e mantenere il numero legale. Oppure, nel caso questo sia un sintomo di un più grave problema di equilibri e tenuta generale della coalizione che governa la Sardegna, sollevare definitivamente il sipario e palesare i veri problemi che stanno tenendo in impasse la nostra regione. Pertanto, se questa incapacità non deriva da problemi organizzativi o meramente casuali bensì da un calcolo politico, lo si dica chiaramente agli elettori. Perché il Consiglio non merita di essere trattato come un palcoscenico per giochi di potere».

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