Tagli all’Asl di Sassari, Piero Maieli (FI): «La Regione decisa ad andare avanti»

Per il Consigliere regionale di Forza Italia, a causa della decurtazione di oltre 20 milioni di euro sarebbero a rischio i servizi essenziali negli ospedali di Alghero e Ozieri, già in serie difficoltà per la carenza di personale.
CAGLIARI | 16 aprile 2025. «Nonostante le numerose segnalazioni e gli appelli lanciati nei mesi scorsi, l’Assessorato regionale alla Sanità ha deciso di andare avanti e tagliare ben 20.462.000,76 euro al bilancio dell’Asl n. 1». Lo denuncia per l’ennesima volta il consigliere regionale di Forza Italia Piero Maieli, sempre più preoccupato che tale scelta comprometterà «in modo irreparabile il diritto alla salute dei cittadini del Nord-Ovest della Sardegna».
A rischio ci sarebbero, secondo Maieli, i servizi essenziali. «Il Pronto Soccorso di Alghero – evidenzia – ha già paventato una chiusura temporanea, mentre il reparto di Anestesia e Rianimazione dello stesso ospedale versa in condizioni critiche per la mancanza di anestesisti, rianimatori ed infermieri». E questo non è un caso isolato, in quanto – prosegue Maieli –, «reparti fondamentali come il Pronto Soccorso, la Medicina generale e la Cardiologia di Ozieri, così come la Cardiologia, la Chirurgia generale, l’Endoscopia, la Pediatria, la Week Surgery e la Chirurgia ambulatoriale di Alghero si trovano a operare con personale ridotto e sotto costante pressione».
Ad allarmare il Consigliere c’è anche il tetto di spesa per il personale, ridotto a 155,5 milioni di euro per il 2025, a fronte dei 168 milioni previsti dalla delibera regionale n. 40/18. Questo limite infatti potrebbe portare a un blocco delle assunzioni e quindi all’impossibilità di sostituire il personale in pensionamento, aggravando ulteriormente la crisi organizzativa delle strutture sanitarie locali.
«Senza le nuove assunzioni già previste – avverte Maieli – rischiamo di chiudere interi reparti. La sanità non può essere ridotta a un problema contabile. Trasformarla in un discorso puramente economico, e non sociale, significa annullare il diritto alla salute dei cittadini, colpendo soprattutto le aree periferiche e interne».
Il consigliere di FI esprime dubbi anche sulle reali motivazioni che hanno portato alla rimodulazione delle risorse da destinate all’Asl di Sassari: «È lecito chiedersi se questo taglio non nasconda un progetto più ampio: non tanto un contenimento della spesa, quanto una vera e propria ridefinizione della rete ospedaliera. Un taglio di tale entità potrebbe avere come conseguenza “logica” l’accorpamento delle risorse umane in uno solo dei due ospedali di Alghero e Ozieri, riducendo così ulteriormente l’offerta sanitaria nel territorio».
«La popolazione del Nord Ovest della Sardegna non può accettare passivamente una simile prospettiva», aggiunge il consigliere forzista chiedendo alla Giunta regionale e all’Assessorato alla Sanità «un immediato ripensamento», perché all’Asl di Sassari «servono investimenti, non tagli».
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