Family Audit: prosegue nel Comune di Ozieri il percorso verso la certificazione

Il progetto, presentato nei giorni scorsi, «mira all’equilibrio tra vita professionale e familiare, tenendo conto delle diverse esigenze individuali».
OZIERI | 6 giugno 2025. Si è tenuto nei giorni scorsi nella sala consiliare un incontro partecipato e sentito tra il sindaco Marco Peralta, la presidente del Consiglio Loreta Meledina e il personale comunale, con l’obiettivo di presentare ufficialmente l’avvio del percorso Family Audit, un progetto strategico che condurrà all’ottenimento della relativa certificazione.
Coordinato dalla consulente Family Audit Eleonora Cesarani e dalla referente interna Monica Manca, l’incontro si inserisce in un più ampio percorso di ascolto e miglioramento continuo, avviato a seguito dell’analisi del “questionario di valutazione del benessere organizzativo” condiviso con i Dirigenti. Dall’indagine è emersa con forza l’esigenza di potenziare la comunicazione interna, promuovere la condivisione delle informazioni e offrire maggiori occasioni di partecipazione e coinvolgimento.
Il progetto Family Audit ha potuto prendere forma e arrivare a questa fase avanzata, grazie alla sollecitudine del presidente del Consiglio comunale Loreta Meledina, che fin dall’insediamento della Giunta Peralta, quando ancora svolgeva le funzioni di delegato alla Pubblica Istruzione e presidente della Commissione per le Politiche Sociali, ha messo in atto una vera e propria campagna di sensibilizzazione per implementare la conciliazione famiglia-lavoro, svolgendo un ruolo determinate nella realizzazione di questo importantissimo strumento.
«È un percorso di valutazione e cambiamento che mira all’equilibrio tra vita professionale e familiare, tenendo conto delle diverse esigenze individuali. Ogni marcia inizia con un primo passo: sono felice che tutta l’Amministrazione stia sostenendo con convinzione questa iniziativa». Ha detto Meledina in apertura dei lavori, sottolineando il valore trasformativo del Family Audit. La Presidente ha inoltre ricordato il suo personale interesse per il tema, approfondito attraverso esperienze di studio e ricerca in contesti comunali virtuosi, tra cui quelli della rete “Comuni Amici della Famiglia”.
La consulente Eleonora Cesarani ha quindi illustrato gli aspetti salienti del progetto, definendolo «uno strumento di management per attivare un cambiamento culturale nelle organizzazioni, attraverso politiche innovative orientate al benessere dei dipendenti, alla conciliazione vita-lavoro, alle pari opportunità e alla crescita aziendale e territoriale». Ha presentato la procedura, i soggetti coinvolti, gli obiettivi e le tempistiche, facendo riferimento alle Linee guida ufficiali della Provincia Autonoma di Trento, e ha ripercorso gli step già completati dall’Amministrazione, tra cui la trasmissione della documentazione necessaria e l’individuazione della figura della consulente.
Nel suo intervento ha anche ribadito l’importanza del benessere organizzativo, definendolo come «la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere psico-fisico, sociale e relazionale dei propri collaboratori e collaboratrici». Tra le motivazioni che hanno spinto l’Ente a intraprendere il percorso, elencate nel modulo “Informazioni sull’organizzazione” inviato a Trento, si evidenziano: promuovere una cultura che valorizzi l’equilibrio tra vita privata e lavoro; dotarsi di strumenti per favorire ambienti lavorativi flessibili e attenti ai bisogni delle persone; introdurre soluzioni innovative per la conciliazione; migliorare le performance organizzative; sostenere l’occupazione femminile, favorendo benessere diffuso.
Cesarani ha poi restituito una prima lettura dei dati raccolti attraverso il modello di rilevazione dei dati nel quale viene fornita una fotografia del personale alle dipendenze sotto diversi aspetti, quali genere, tipologia di contratto, età media, carichi di cura, utilizzo dei congedi parentali, progressioni di carriera, forme di flessibilità. Una panoramica utile a comprendere meglio il contesto organizzativo e le sue esigenze.
È poi intervenuta la referente interna Monica Manca, che ha definito il Family Audit come «un’opportunità concreta, che richiede impegno ma può portare a risultati significativi». Ha annunciato che il gruppo di lavoro – elemento cardine del processo – è in via di definizione e che a breve verranno comunicati i nominativi, il calendario operativo e le date degli incontri. La prima riunione è fissata per il 12 giugno, dalle ore 10.00 alle 14.00. Il gruppo sarà chiamato a raccogliere istanze, condividere aggiornamenti e proporre azioni migliorative. «Anche un piccolo passo è importante nel percorso per andare lontano», ha affermato con entusiasmo.
Il sindaco Marco Peralta ha preso la parola per rafforzare quanto già espresso dalla presidente del Consiglio, ribadendo che il progetto Family Audit rappresenta un obiettivo concreto dell’Amministrazione. Ha invitato tutti i presenti a coglierne l’utilità, evidenziando come possa contribuire a rendere più semplice la vita sia dei/delle dipendenti che degli amministratori. Ha ricordato che, quando la proposta è stata presentata dalla Presidente del Consiglio, ha ritenuto necessario approfondirla e riflettere sul suo potenziale. Da qui la decisione dell’Amministrazione di investire nel percorso, con la speranza – e la convinzione – che il Family Audit possa essere davvero utile a tutti. Il Sindaco ha inoltre incoraggiato i presenti a portare avanti con impegno il progetto, affinché si possa contribuire alla costruzione di un ambiente di lavoro più sereno, in cui sia forte l’attenzione verso l’altro. Ha concluso con un messaggio chiaro e sentito: «Sono fiducioso, e ci crediamo».
In chiusura, la segretaria generale Giulia Pireddu ha ribadito che il benessere organizzativo è una delle sfide più importanti per l’area Risorse umane. Ha valorizzato la presenza della consulente esterna come garanzia di accompagnamento e supporto a tutti i livelli – dirigenti, responsabili e dipendenti – e ha definito il percorso come «un’opportunità che ci è concesso in cui è possibile ripartire per raggiungere il benessere organizzativo, individuare target di miglioramento e per la riuscita del progetto».
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