• 12 Settembre 2025
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Controlli nei distributori di carburante, sanzioni e sequestri della GdiF di Sassari

Controlli distributori carburanti GdF Nord Sardegna
In un caso, le verifiche fiscali hanno rilevato una differenza di oltre 25.000 litri non erogati rispetto alle quantità registrate dall’inizio dell’anno.

SASSARI | 12 settembre 2025. Negli ultimi tre mesi, la Guardia di Finanza di Sassari ha intensificato i controlli nel settore dei carburanti in tutto il Nord Sardegna, anche in relazione dell’entrata in vigore del decreto interministeriale che ha disposto il “riallineamento delle accise”. Il provvedimento che ha previsto la riduzione di 1,50 centesimi di euro per litro sull’aliquota della benzina e, in parallelo, un aumento dello stesso importo sull’accisa relativa al gasolio.

Le verifiche, condotte dai reparti dipendenti dal Comando provinciale, hanno riguardato diversi distributori individuati sulla base di specifici profili di rischio. L’obiettivo era accertare il rispetto delle normative sulla comunicazione dei prezzi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la pubblicità degli stessi, l’esposizione corretta delle tariffe medie e la corrispondenza tra i prezzi esposti e quelli effettivamente applicati al momento dell’erogazione.

Al termine dei controlli, è emerso che tre distributori avevano disatteso le normative. Nei loro confronti sono state applicate sanzioni amministrative per complessivi 2.800 euro. Le violazioni, accertate in diversi comuni sia della Città metropolitana di Sassari che della provincia della Gallura Nord-Est Sardegna, hanno riguardato soprattutto la mancata esposizione e pubblicazione dei prezzi praticati e la mancata indicazione, sugli appositi cartelloni separati, di quelli delle altre tipologie di carburanti speciali.

Non sono mancate inoltre irregolarità nelle quantità effettivamente erogate dalle colonnina. In un caso, per tale ragione, è scaturita una denuncia penale e il sequestro di due erogatrici. Nel corso dell’attività ispettiva effettuata mediante l’utilizzo del doppio decalitro (capacità 20 litri) è stata rilevata, per una colonnina diesel, una deficienza pari a 3 volte il limite previsto dalla legge. In particolare, sono state effettuate 3 prove di erogazione con deficienze registrate di 22 cl. nel primo caso e 30 cl. nel secondo e terzo, superiori alla tolleranza ammessa, configurandosi oltre alla violazione amministrativa dell’art. 692 del c.p., anche quella di cui all’art. 515 del c.p. “Frode nell’esercizio del commercio”, con contestuale sequestro – ex art. 354 c.p.p. – della colonnina. Pertanto, il gestore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.

Contestualmente è stata avviata anche una verifica fiscale in materia di accise. Dagli accertamenti è emersa una differenza di oltre 25.000 litri di carburante non erogati rispetto alle quantità registrate dall’inizio dell’anno. Il titolare dell’impianto è stato segnalato anche all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il recupero dell’accisa non assolta e all’Agenzia delle Entrate per la tassazione dell’IVA evasa sul prodotto petrolifero non erogato.

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