Superbonus, a causa dei crediti bloccati in Sardegna a rischio 7mila posti di lavoro

Maria Amelia Lai e Giacomo Meloni (Confartigianato Sardegna): Ā«Sui bonus edilizi ci giochiamo occupazione e futuroĀ» Le proposte dellāAssociazione Artigiana al Governo.
Sui crediti incagliati del superbonus la Sardegna si gioca almeno 3.100 posti di lavoro diretti, di cui 2.850 nelle MPI artigiane delle costruzioni, settore, questāultimo, che subirebbe una contrazione del 9,1% degli addetti. Ma il conteggio totale delle posizioni che rischiano di dover fare i conti nei prossimi giorni con la cassa integrazione e la perdita del lavoro, arriva a toccare le 7mila unitĆ tra diretti e imprese collegate. Situazione pesante che potrebbe riverberarsi anche sui territori: nellāarea Sassari-Gallura, solo nelle MPI edili, si stimano 1.010 i posti a rischio, a Cagliari 760, nel Sud Sardegna 520, a Nuoro 330 e a Oristano 220.
Sono queste le stime dellāUfficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha elaborato una analisi sugli āOccupati a rischio nelle MPI delle Costruzioni in Sardegna per inesigibilitĆ dei crediti incagliati per i bonus ediliziā, su dati ISTAT e MEF.

Su queste ipotesi, Confartigianato Imprese Sardegna, con la presidente regionale, Maria Amelia Lai, e con il presidente degli Edili, Giacomo Meloni, non gira intorno al problema: Ā«Sui bonus edilizi ci giochiamo occupazione e futuro se non cambierĆ il decreto del Governo che ha gettato nellāincertezza migliaia di imprese ā affermano ā per questo bisogna trovare soluzioni urgenti alla situazione delle aziende con i crediti che, giorno dopo giorno, da incagliati stanno diventando senza valore e quindi inesigibiliĀ».
Confartigianato Sardegna ricorda anche come nelle piccole e medie imprese nelle costruzioni, settore che ha registrato un aumento della produttivitĆ del 5,8%, ritmo doppio del 2,6% del totale economia, sia impiegato lā87,2% degli addetti, Inoltre, quello delle costruzioni ĆØ il comparto che nel 2022 ha assorbito lā85,5% delle posizioni lavorative create.

Ā«Non ĆØ ammissibile penalizzare le imprese che hanno la sola colpa di aver utilizzato la Legge, realizzato gli interventi minuziosamente previsti dalla normativa, applicato i prezzari regionali, sopportato gli enormi oneri burocratici ā proseguono Lai e Meloni ā senza contare lāaver affrontato le 224 modifiche, una ogni 16 giorniĀ».
Ā«I dati dimostrano come lāeconomia sarda faticherĆ non poco a reggere tale improvviso stop ā sottolineano i due Presidenti ā il rischio ĆØ troppo alto quindi auspichiamo che le Forze Sociali e gli Enti Locali affianchino le Associazioni di Categoria nelle azioni di pressione nei confronti del Governo affinchĆ© si superi il blocco e siano individuate soluzioni compatibili con la realtĆ economica delle imprese e con le difficoltĆ che stanno vivendo le famiglieĀ».
E gli āincagliatiā che non rientrano nelle casse, cominciano a creare seri problemi di liquiditĆ alle imprese; per far fronte anche alle comuni attivitĆ quotidiane, le realtĆ imprenditoriali devono per forza rivolgersi alle Banche per avere i necessari finanziamenti. Proprio su questi, in base allāelaborazione dellāUfficio Studi Confartigianato su dati Banca dāItalia di giugno 2022, lāAssociazione Artigiana sarda ricorda come gli Istituti applichino al sistema delle costruzioni isolane un tasso (TAE tasso annuo effettivo) corrispondente al 5,26%, più alto della media del Mezzogiorno (5,05%) e con un gap di 30 punti rispetto al tasso applicato al totale delle imprese.
LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO AL GOVERNO SUI CREDITI. I numeri generati dal superbonus sono stati presentati da Confartigianato nei vari confronti con il Governo quale contributo alla risoluzione del problema dei crediti incagliati per la quale.
Secondo la Confederazione ĆØ necessario aumentare la capacitĆ di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, anche attraverso lāindividuazione di un acquirente pubblico di ultima istanza particolarmente necessario per i crediti di minore importo. Va anche ampliato lāarco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante.
Gli Artigiani sollecitano anche il rinvio della data, fissata al 17 febbraio 2023, entro la quale ĆØ necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilitĆ di cessione/sconto del credito. Per il limitato valore dei lavori di edilizia libera non assistiti da CILA, Confartigianato chiede che sia consentito di autocertificare, da parte del contribuente, la data di avvio di tali lavori.
Secondo la Confederazione, lāobiettivo della transizione green degli edifici non potrĆ essere raggiunto se, insieme con un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrĆ mantenuta la possibilitĆ della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa e la ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi sismici per i quali la detrazione del 110% ĆØ ammessa sino al 2025.
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